"La famiglia accolta dalla Caritas diocesana"

Padre, madre e i tre bambini saranno ospitati dalla Curia. Forniti vitto e soldi per le spese

In merito alla notizia dell’arrivo in Italia, e più precisamente a Siena, di Munzir e Mustafa, padre e figlio siriani senza arti a causa della guerra e protagonisti dello scatto ’Hardship of Life’, che è diventata immagine simbolo del dramma siriano, l’ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino precisa che l’intera famiglia (composta da padre, madre e tre bambini) "verrà accolta in un appartamento messo a disposizione dalla Caritas dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

Verranno forniti loro il vitto e i pocket money. E’ già stato individuato anche un mediatore linguistico.

L’intera famiglia dovrà seguire la quarantena prevista delle vigenti leggi italiane per l’emergenza pandemia".

Successivamente la Caritas si adopererà "per creare una rete di supporto e relazioni con il territorio per favorire il processo di integrazione della famiglia El Nezzel.

E poi per attivare un accompagnamento e l’insegnamento della lingua italiana, tramite una cooperativa accreditata, qualificata e con esperienze nel settore".