La Russa si prende il Senato: "Ringrazio chi mi ha votato anche se non del centrodestra"

Il discorso di insediamento a Palazzo Madama: data di nascita del Regno d'Italia diventi festa nazionale accanto a 25 Aprile e 2 giugno

Roma - "Ringrazio quelli che mi hanno votato pur non facendo parte del centrodestra". Lo ha detto Ignazio La Russa a Palazo Madama, nel suo primo discorso da presidente del Senato, dopo essere stato eletto con 116 voti, alcuni dei quali provenienti dall'opposizione. 

"Il discorso non l'ho preparato ma voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, chi non mi ha votato e chi mi votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra", ha detto La Russa prima di inviare "un deferente saluto al Papa" e di  omaggiare Liliana Segre, senatrice a vita che presieduto la prima seduta alla quale ha portato un mazzo di fiori: "Non c'è una sola parola di quelle che ha pronunciato la senatrice Segre che non abbia meritato il mio applauso". Parole di apprezzamento anche per il presidente della Repubblica: "Grazie al presidente Mattarella che ho conosciuto d apprezazato ancora prima che diventasse presidente della Repubblica", La Russa ha detto di apprezzare "l'intelligenza e la capacità politica" che il Capo dello Stato "manifesta nel suo altissimo ruolo". Tra i saluti istituzionali, non poteva mancare quello al premier: "Rivolgo, volutamente fuori dal mio discorso (lo ha detto in chiusura, ndr), un saluto al presidente Mario Draghi e anche a quella che io spero sia la futura presidente incaricata, Giorgia Meloni".

Omaggi anche per i predecessori -  "voglio ringraziare una grande amica e una persona di grande spessore culturale, parlo di Elisabetta Casellati che è seduta molto vicino al presidente emerito Pera che saluto e ringrazio come tutti i presidenti - e per Roberto Calderoli, che con il suo passo indietro gli ha aperto la starda verso lo scranno più alto di Palazzo Madama: "Grazie al mio amico Calderoli, un grazie in particolare, capirete benissimo l'inciso". In merito al suo nuovo ruolo, La Russa ha detto: "Difenderò i diritti di maggioranza e opposizione. Sono sempre stato una uomo di partito, ma in questo ruolo non lo sarò: è una lezione che ho appreso in tanti anni".Ha detto ancora La Russa: "Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, la senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 Aprile, il Primo Maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perchè solo un'Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità".

Numerose le citazioni. Da quela di Luigi Calabresi, ucciso nel 1972 come emblema che "rappresenta meglio più di tutti le vittime di quella stagione di violenze e terrorismo politico, spesso giovani morti perché credevano in ideali e sono stati uccisi per questo", e di Pinuccio Tatarella, "un uomo che mi ha insegnato i valori del dialogo e dell'armonia", a quelle delle vittime di mafia: "Mai abbassare la guardia rispetto ai fenomeni mafiosi. La battaglia per la legalità deve essere condotta come ci hanno insegnato Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino". A sorpresa anche una citzazione dell'ex Pds Luciano Violante: "La Liberazione è un valore di tutti gli italiani".