Vaccini, scoppia il caso Gemmato: "Senza sarebbe andata peggio? Non c'è prova"

Bufera sul sottosegretario alla Salute, Bassetti: "Basta leggere i dati scientifici". Letta e Calenda chiedono le dimissioni. Lui si difende: "Mie parole decontestualizzate"

Roma, 15 novembre 2022 - Mentre Giorgia Meloni al G20 di Bali sottolinea il ruolo dei vaccini nella lotta al Covid-19, in Italia si apre il 'caso Gemmato'. Fanno discutere le parole del sottosegretario alla Salute (Fratelli d'Italia), intervenuto ieri sera su Rai 2, nella tramissione Restart-L'Italia ricomincia da te. Si parla di pandemia. "L'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti", dice Marcello Gemmato, riferendosi al lavoro dei precedenti governi. Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere, commenta: "Senza vaccini magari sarebbe stato peggio". Gemmato replica: "Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini". Discutere dei sanitari no vax reintegrati è "surreale - continua - ricordo che le terapie intensive sono occupate al 2%, abbiamo ritenuto di anticipare di 6 settimane". Il sottosegretario lamenta "un approccio ideologico alla gestione della pandemia" da parte di chi ha governato durante il clou della pandemia e rivendica il ruolo della politica nelle decisioni in materia: "E' tornata centrale". 

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Marcello Gemmato ospite su Rai 2 (Foto da Twitter)
Marcello Gemmato ospite su Rai 2 (Foto da Twitter)

Bassetti: "Basta leggere i dati"

Le dichiarazioni di Gemmato non piacciono innanzitutto agli esperti. L'infettivologo Matteo Bassetti dal San Martino di Genova commenta con "Un bel tacere non fu mai scritto", vergato su Twitter. Leggi: il sottosegretario ha perso un'occasione per stare zitto. "Ma come si fa a dire che non c'è prova scientifica che i vaccini" anti-Covid "sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica". 

Letta e Calenda: "Si dimetta" 

Ma arrivano subito anche le reazioni della politica, la stessa chiamata in causa proprio da Gemmato. Il primo a notare le parole infelici del sottosegretario è Benedetto Della Vedova, leader di Più Europa: "Governo dunque apertamente No-vax e anti scientifico", twitta, chiedendo una presa di posizione di Giorgia Meloni. "Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica", gli fa eco il sottosegretario del Pd Enrico Letta, sempre su Twitter. Si accodano alle critiche altri del Pd tra cui l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che nota le contraddizioni nell'esecutivo: "Gemmato negazionista su vaccini/covid in Italia, Meloni pro vax al G20? C'è confusione sotto il cielo sovranista. Preoccupante per chi deve fare scelte di politica sanitaria". Chiede le dimissioni dell'esponente di Fdi anche Carlo Calenda (Azione): "Un sottosegretario alla Salute che non prende le distanze dai no vax è decisamente nel posto sbagliato". All'attacco anche il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: "Non può rimanere al suo posto"

Gemmato: "Mie parole decontestualizzate"

"Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l'opposizione sta montando", replica Gemmato. "Le mie parole" sono state "decontestualizzate" e quindi "oggetto di facili strumentalizzazioni". "Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini  - si difende il sottosegretario - e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili: come Sottosegretario alla Salute ed esponente di FdI voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche. L'attività parlamentare di questi anni testimonia in maniera limpida e coerente la posizione mia e di FdI. Siamo passati dall'emergenza alla convivenza con il virus anche grazie ai vaccini, adesso è tempo di guardare avanti".