Empoli, da maggio addio mascherine, ma non ovunque. "Fiducia e sorrisi"

I locali esultano per l’ ulteriore allentamento delle restrizioni: "Non dover controllare più il Green pass snellisce il lavoro" Ma c’è anche chi non abbandonerà il dispositivo di protezione: "Sto a contatto con il pubblico, indosserò almeno la chirurgica"

Per entrare nei bar non sarà più necessaria la mascherina (Gasperini/Germogli)

Per entrare nei bar non sarà più necessaria la mascherina (Gasperini/Germogli)

Ylenia Cecchetti

EMPOLI

Entrare in un negozio e darsi il buongiorno ’a volto scoperto’. Tornare a guardarsi in faccia. Riconoscersi senza nascondere il sorriso. Piccole ma preziosissime abitudini che avevamo quasi dimenticato. Dopo 2 anni, le chirurgiche e le Ffp2 erano ufficialmente entrate a far parte degli oggetti di uso quotidiano. Cosa prendere prima di uscire di casa? Chiavi, portafogli e… dispositivo di protezione. Da domenica, addio mascherine. Si allentano le regole per la gestione della pandemia. Finita di fatto l’emergenza sanitaria, quello di domenica sarà un passo deciso verso il ritorno alla normalità. Non saranno prorogate dal Governo le regole relative all’obbligo di Green pass ("base" e "rafforzato") da esibire prima di accedere in negozi ed esercizi pubblici. L’accesso diventa libero praticamente ovunque.

È quasi sicuro invece che le mascherine andranno indossate ancora per almeno un mese nei cinema, nei teatri, ai concerti, nei palazzetti dello sport, nelle discoteche, sui mezzi di trasporto, nelle aule scolastiche, in ospedali e Rsa. Niente più obbligo di mascherina neppure per centri commerciali e musei. E si torna a respirare aria di libertà. Caduto l’obbligo, però, la paura rimane e lo confermano commercianti ed esercenti in città. Non passa la preoccupazione del contagio tra le clienti di Hair Dream di via del Papa a Empoli. "Ancora nel nostro settore, quello dell’estetica e dei parrucchieri - dice la titolare dell’attività Giulia Manzani - non è chiaro quali saranno le nuove disposizioni. Ma una cosa è certa: io dalla prossima settimana a lavoro mi presenterò con la mascherina. Il nostro è un mestiere a stretto contatto col cliente; sarei favorevole a mantenere almeno la chirurgica. Anche le mie clienti sono dello stesso parere. Perché toglierla ora che i contagi non accennano a diminuire?". Pino Libonati del Caffè Centofiori di Montelupo Fiorentino è già pronto a togliere dalla circolazione la colonnina di auto lettura del Green Pass. Niente più scansioni automatiche prima di ordinare. "Una responsabilità in meno - afferma, sollevato, il titolare del bar - La speranza è che gli avventori perdano un po’ della paura accumulata negli ultimi anni e tornino a frequentare i locali con più fiducia".

A certe norme di comportamento acquisite durante la pandemia, comunque, sembra difficile rinunciare. "I clienti fanno sempre molta attenzione al distanziamento dei tavoli - continua Libonati - Chiedono sempre più di poter stare all’aperto. La distanza ormai fa parte di noi ma ricominciare a guardarsi in faccia è un ottimo nuovo inizio. In questo decreto noi ci crediamo. Speriamo segni un capitolo nuovo". E’ stata una Pasqua di duro lavoro per Damiano Mitra de La Maison Pizza e Pesce di piazza Farinata degli Uberti a Empoli. "Un mese di ripartenza dove la voglia di uscire, distrarsi e concedersi la cena al ristorante non è mai mancata". Sull’utilizzo della mascherina ancora qualche titubanza. "I clienti sono talmente abituati che quando non la indossano si sentono spogli. Sono convinto - dice Mitra - che chi ha ancora paura continuerà a portarla. Dal punto di vista dei controlli, non chiedere il Green Pass snellisce il lavoro. Ci auguriamo che la bella stagione ci assista. Sulle restrizioni, ora non possiamo chiedere di più. Anzi, forse giusto un chiarimento sugli obblighi per i lavoratori".