Nuovo governo, Mattarella: "Vigilanza Ue? L'Italia sa badare a se stessa"

Le parole del presidente della Repubblica dopo le dichiarazioni del ministro francese Laurence Boone ("Vigileremo sul rispetto di diritti e libertà"). Meloni: ingerenza inaccettabile. Ma Macron rassicura: "Non è la Francia a scegliere il presidente italiano". Draghi: "In Ue c'è curiosità per il nuovo esecutivo, non preoccupazione"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad Alba

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad Alba

"L'Italia sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione e dei valori dell'Unione Europea". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella rispondendo, al termine dell'inaugurazione della Fierainternazionale del tartufo bianco d'Alba, in Piemonte, a una domanda sulla "vigilanza" da parte di governi esteri sull'Italia.

Parole seguite dalle rassicurazioni del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron: "Non è il presidente della Francia che sceglie il presidente del Consiglio italiano - ha commentato al termine del Consiglio Europeo informale di Praga, rispondendo a una domanda sul futuro governo italiano e sui suoi rapporti con la Francia  -. E' il frutto del voto del popolo italiano e sarà designato secondo la Costituzione italiana dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lavorerò con la persona indicata che sarà frutto dell'esito delle elezioni".

L'intervista alla ministra francese

Il caso era emerso dopo che in un'intervista a Repubblica la ministra francese per gli Affari europei, Laurence Boone aveva dichiarato che sui diritti umani e civili "e sui valori dello Stato di diritto, saremo molto attenti", sottolineando come "l'Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l'Ungheria e la Polonia". Un accostamento, quello dell'Italia con paesi della sfera Visegrad, uno dei quali (l'Ungheria di Orban) già censurata dall'Europa per la sua deriva antidemocratica, che aveva suscitato dure reazioni in Italia. Boone aveva afermato che "vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà", augurandosi che il governo Meloni "resti nel fronte europeo contro Mosca e in favore delle sanzioni".

La replica di Giorgia Meloni 

Questa mattina non si era fatta attendere la replica di Giorgia Meloni: "Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri - scriveva la leader di Fratelli d'Italia su Facebook - e confido che il Governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia d'ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell'Unione Europea. L'era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all'estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa". Più tardi, dimostrando di aver apprezzato l'intervento di Mattarella, meloni aggiunge: "Penso che qualunque italiano possa sentirsi rappresentato dalla segnalazione che l'Italia, come correttamente detto, è in grado perfettamente di badare a se stessa, senza ingerenze. Siccome non era la prima volta, penso fosse necessario ribadire che in nessun Trattato c'è scritto che compete a una nazione straniera vigilare sul rispetto dei diritti in un'altra". 

Boone corregge il tiro 

Mentre montano le polemiche lo sesso gabinetto di Laurence Boone smorza le dichiarazioni della ministra, così come le ha riportate Repubblica: la Francia rispetta la scelta democratica degli italiani, hanno fatto sapere alcune fonti, e la ministra Boone "non intende dare lezioni a nessuno". 

Cos'ha detto Draghi 

Stempera i toni Mario Draghi che dal Consiglio europeo rassicura sulle intenzioni dell'Unione: in Europa "c'è curiosità ma non preoccupazione" per l'esito delle elezioni italiane. Come sempre quando c'è un "cambio di esecutivo". Ma c'è anche "grande rispetto" per il voto dei cittadini.