Cantieri aperti a Pompei: due Domus restituite al pubblico entro un anno

Si lavora senza sosta per la messa in sicurezza dell’Insula Occidentalis: presto apriranno al pubblico le ville di Marco Fabio Rufo e di Maio Castricio, finora inutilizzate

Il parco archeologico di Pompei

Il parco archeologico di Pompei

Napoli, 8 giugno 2021 – Grandi novità in vista per il parco archeologico di Pompei, dove si lavora senza sosta per la messa in sicurezza dell’Insula Occidentalis e dove entro un anno riapriranno al pubblico e torneranno visitabili le ville urbane di Marco Fabio Rufo e di Maio Castricio.

I due complessi abitativi – la Casa del Bracciale e della Biblioteca – affacciati sul Golfo di Napoli sono al momento inaccessibili perché utilizzati come sede dei laboratori di restauro del parco archeologico. Si tratta di due strutture uniche in termini di eleganza e raffinatezza, estese per quasi 6mila metri quadrati.

I finanziamenti del Cipe e del parco archeologico

I lavori di messa in sicurezza dell’area sono finanziati con risorse proprie del parco archeologico oltre che con quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) contenuto nel piano stralcio ‘Cultura e Turismo’ del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

Il complesso delle Domus urbane dell'Insula Occidentalis, la cui manutenzione prevede l’utilizzo di una gru da 65 metri, è situato ai margini della città antica, nella Regione VI, non distante dal Foro, ed è composto di quattro terrazze panoramiche, digradanti scenograficamente verso il mare.

Un tuffo nel passato tra pitture, mosaici e giochi d’acqua

Le strutture offrono al visitatore un'emblematica testimonianza del gusto romano di vivere in fastose, lussuose ed eleganti dimore, dove il paesaggio costituisce uno degli elementi predominanti della composizione architettonica stessa, tra affreschi, mosaici e arredi ancora oggi presenti.

Si tratta dunque di spazi immersi in una raffinata bellezza fatta di pitture dai colti riferimenti letterari o che ritraggono lussureggianti giardini aperti sulla vallata dove il fiume incontra il mare. Ma anche di ambienti arredati da mosaici pavimentali con marmi colorati provenienti da diverse regioni dell'impero e di spettacolari giochi d'acqua che arricchivano le sale da pranzo all'aperto.