Nuovo decreto: scuole, spostamenti, ristoranti e parrucchieri. Cosa cambia dal 7 aprile

Lunedì, un nuovo confronto tra i ministri Gelmini, Speranza e i governatori, ma le decisioni più importanti sembrano ormai prese

Il premier Mario Draghi e la curva dei contagi Covid

Il premier Mario Draghi e la curva dei contagi Covid

Milano, 28 marzo 2021 - Italia in lockodown per un altro mese. E' quanto emerge dalla cabina di regia convocata dal presidente del consiglio Mario Draghi per studiare le misure per contenere il Covid-19 che saranno inserite in un nuovo decreto in vigore dal 7 aprile. L'ipotesi è infatti quella che fino al 30 aprile (data in cui scadrà lo stato d'emergenza che è destinato ad essere prorogato) nessuna regione o provincia possa tornare alla zona gialla. Ci saranno solo zone rosse o arancioni. 

Per domani, lunedì 29 marzo,  alle 17 i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini hanno convocato i governatori per un ulteriore confronto, ma le decisioni più importanti sembrano ormai prese. Le scelte finali saranno sicuramente condizionato anche dai numeri dell'emergenza. "Faremo un decreto ora ma sulla base dei dati disponibili oggi: vedremo come vanno, non escludo cambiamenti in corso. Valuteremo la situazione settimana dopo settimana", ha sottolineato ieri, il premier Mario Draghi. I nuovi casi registrati ieri in Italia sono stati 23.839 con 380 morti. Il tasso di positività è al 6,7% contro il 6,8% del giorno prima, in calo quindi di un solo decimo di decimale. L’ordinanza per il cambio di fascia da martedì, firmata dal ministro Roberto Speranza dopo l’analisi dell’andamento dell’epidemia ha premiato solo il Lazio. Nulla di fatto, quindi, per la Lombardia, che dovrà aspettare il monitoraggio dell'Iss di venerdì 9 aprile. Se i dati lo permetteranno, il passaggio in arancione sarà possibile da lunedì 12 aprile.

Covid, bollettino del 27 marzo in Italia e Lombardia

NUOVO DECRETO, COSA CAMBIA?

Riapertura scuole

Asili nidi, elementari e prima media aperte anche in zona rossa dopo PasquaAttualmente invece nelle zone arancioni è prevista già la possibilità di tenere aperte le scuole, alle superiori con il 50 per cento degli studenti in presenza. Molti governatori però hanno scelto una via di maggiore prudenza, preferendo la didattica a distanza per tutti. Inoltre, il decreto attuale prevede che nelle aree provinciali dove l’incidenza supera i 250 casi ogni 100mila abitanti è possibile far scattare la chiusura di tutti gli istituti. Non è ancora certo se questa norma verrà confermata. "Il ministro Bianchi sta lavorando perche' questa riapertura avvenga in modo ordinato e in alcuni casi sara' possibile effettuare dei test, ma un'azione estensiva mi pare un'esagerazione", ha detto Draghi. "Aprire ulteriormente aumenta le forme di contagio - ha precisato -  nel frattempo una serie di evidenze scientifiche dimostrano che la scuola fino alla prima media e' fonte di contagio in maniera molto limitata, in presenza di tutte le altre restrizioni: il trasporto e le attivita' parascolastiche sono fonte di contagio".

Niente zone gialle

Niente zone gialle: fino al 30 aprile sono confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. 

Spostamenti tra regioni

Senza zone gialle, ma solo con quelle rosse e arancioni, è stato prorogato anche il divieto di spostamento tra le regioni (in scadenza ieri, 27 marzo). Si potranno varcare i confini soltanto per «"omprovate esigenze" - motivi di lavoro, salute e urgenza - con l’autocertificazione.

Autocertificazione, quando serve? IL MODULO

Seconde case

Rimane la possibilità di andare nelle seconde case anche se si trovano nelle regioni in fascia rossa, soltanto un nucleo familiare e a condizione che non ci siano altre persone. Alcuni governatori — Toscana, Valle d’Aosta, Puglia, Alto Adige e Campania — hanno però deciso di impedire i trasferimenti e hanno firmato ordinanze che vietano l’ingresso da altre regioni a chi ha una seconda abitazione.

Fine settimana e festivi

Una stretta potrebbe arrivare nel fine settimana del 25 aprile e del 1° maggio. Per evitare gli spostamenti tutta Italia dovrebbe tornare in zona rossa, come accade a Pasqua.

Pasqua e Pasquetta 2021 in zona rossa, cosa si può fare e cosa no?

Bar e ristoranti

L’apertura di bar e ristoranti fino alle 18, prevista appunto nella fascia gialla, non è stata presa in considerazione neanche con un orario ridotto (fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l'orario dell'aperitivo): i locali quindi resteranno chiusi – con solo asporto e consegna a domicilio consentiti – per almeno un altro mese. 

Parrucchieri e barbieri

La riapertura di barbieri e parrucchieri potrebbe essere consentita anche in zona rossa, proprio come accadeva prima dell'ultimo decreto. L'allentamento, però, anche qui potrebbe non riguardare il sabato e la domenica. Potrebbe essere ripristinato per un altro mese il meccanismo già utilizzato durante le vacanze natalizie che riportava tutta Italia in arancione e rosso nel fine settimana. Le restrizioni prevederebbero poi misure più severe per sabato 1 e domenica 2 maggio.

Palestre e piscine

Per quanto riguarda palestre e piscine dovrebbe essere prolungata la chiusura. 

Cinema e teatri

Salta la riapertura dei cinema e teatri che era stata prevista per il 27 marzo. La ripresa sarebbe stata consentita solo nelle zone gialle ma, alle luce delle decisioni emerse nella cabina di regia di oggi con lo stop del giallo fino al 30 aprile, slitta di conseguenza anche la riapertura di cinema e teatri.

Musei e mostre

Anche la cultura dovrebbe restare ferma: musei e mostre chiusi.

Concorsi

Dal 6 aprile dovrebbero ripartire i concorsi pubblici. Secondo il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, l'ok arriverà "al 99%". L'incontro in merito coi membri del Cts è terminato intorno a mezzogiorono.

I ristori

Per questo il ministro Gelmini ha chiesto durante la "cabina di regia" uno scostamento di bilancio che consenta di "concedere i ristori in maniera selettiva a tutte le attività chiuse da molto tempo perché bisogna dare un segnale concreto a queste persone".

I nuovi colori delle Regioni
I nuovi colori delle Regioni
COLORI REGIONI

Secondo le indicazioni della Salute da martedì 30 marzo passano in fascia rossa Calabria, Toscana e Val d’Aosta e si aggiungono a Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia e Veneto. Torna invece in fascia arancione il Lazio con Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria. L'Italia ha quindi soltanto due colori: nel giro di poche settimane si è passati ad avere quattro colori, ovvero rosso, arancione, giallo e bianco, ad averne solo due. Sono scomparse infatti le zone bianche e quelle gialle.