Onore al colonnello Montezemolo

Mirella Serri, su "La Stampa", ricorda il partigiano Mario Fiorentini, che si è spento a 103 anni, e scrive: "Senza il mitico Mario non ci sarebbe stata la resistenza romana che, oltre a lui, ebbe fra i personaggi di maggior spicco Rosario Bentivegna, Carlo Salinari, Antonello Trombadori, Franco Calamandrei, Gioacchino Gesmundo e donne come Carla Capponi, Maria Teresa Regard e Marina Musu. Grazie a questi gappisti gli uomini di Hitler e di Mussolini subirono attacchi e sconfitte clamorosi". Per amore di verità storica, dobbiamo osservare che la figura principale della resistenza romana fu il Colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, che organizzò un'estesa rete di resistenza composta principalmente da militari rimasti fedeli al giuramento prestato. Grazie al comandante di Roma Città Aperta, il genero del Re, il Generale di Corpo d'Armata Conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo, consorte della primogenita del Re e della Regina d'Italia, Iolanda Margherita, Montezemolo sfuggì inizialmente ai nazisti ma fu catturato successivamente e cadde alle Fosse Ardeatine. Uno dei suoi figli, il Cardinale Andrea, fu Nunzio Apostolico in Italia ed Arciprete della Basilica Papale di S. Paolo fuori le mura durante il Gran Giubileo.   Alberto Casirati, presidente Istituto della Reale Casa di Savoia