Pasqua e Pasquetta in zona rossa, scatta il mini-lockdown

Spostamenti, seconde case, autocertificazione: cosa è consentito fare e cosa no nel giorni del 3,4 e 5 aprile

Pasqua e Pasquetta in zona rossa

Pasqua e Pasquetta in zona rossa

Festività di Pasqua blindate, in arrivo il mini-lockdown voluto dal governo Draghi: sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa. Una misura drastica per scongiurare una ripresa della corsa del coronvirus, che ha trovato nuovo vigore con le varianti, in attesa che la campagna vaccinale porti a un'immunizzazione massiccia della popolazione. Pasqua e Pasquetta blindate, dunque, seppur con qualche deroga come per le visite a parenti e amici. A parziale consolazione, quest'anno le previsioni meteo annunciano freddo e temporali: non il clima ideale, insomma, per grigliate e gite fuori porta. Di seguito un focus sulle principali regole in vigore da domani per quanto riguarda gli spostamenti. 

Le regole per gli spostamenti

Il piano ricalca quello che fu disposto per i giorni di Natale. Un modo per consentire alle famiglie di incontrarsi, nel quadro di regole comunque piuttosto rigide e del rispetto delle precauzioni ormai divenute un'abitudine, dall'utilizzo della mascherina all'osservazione del distanziamento sociale. Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5, quindi, ci si potrà spostare solo una volta al giorno verso un'altra abitazione privata, anche all'interno della propria regione e non solo nei confini del proprio Comune di residenza. Questo spostamento potrà essere effettuato fra le 5 e le 22, rispettando quindi gli orari del coprifuoco attualmente in vigore, anche dopo l'approvazione dell'ultimo decreto anti-Covid da parte del governo Draghi. Fra le 22 e le 5 ci si può quindi spostare solo per motivi di lavoro, salute o necessità assoluta. Chiunque si muova per far visita a parenti o amici, nell'ambito della deroga prevista dal governo, deve quindi fare ritorno nella sua abitazione entro le 22.

In quanti ci si potrà spostare

Italia tutta in zona rossa, quindi, ma "mini-allentamento" per le visite a parenti e amici. Basta che ci si muova una volta sola. Vietato, quindi, per esempio, andare a pranzo dai nonni e poi raggiungere un'altra abitazione, di un familiare o di qualche amico, per un caffè, una fetta di torta, un pezzo di uovo al cioccolato o anche una partita a carte. Ma in quanti ci si potrà muovere? Il governo ha deciso di consentire lo spostamento a massimo due persone, in modo da evitare assembramenti all'interno delle abitazioni italiani. Queste due persone potranno portare con loro i figli di età inferiore ai 14 anni e, eventualmente, persone disabili o non autosufficienti che convivono abitualmente nella stessa abitazione. Il decreto, a questo proposito, parla chiaro: potranno essere presenti in una casa solo "due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi". In un'abitazione, quindi, non potranno riunirsi - oltre a chi in quei locali risiede d'abitudine - due o più nuclei familiari.

Ci sono eccezioni?

Esulano dall'ulteriore restringimento previsto nella zona rossa di Pasqua e Pasquetta le visite a parenti o amici anziani o che siano affetti da altre patologie. Questi spostamenti rientrano nella categoria condizioni di necessità. Potranno però spostarsi solo le persone la cui presenza è strettamente necessaria nello svolgere il compito di assistenza. Nelle faq sul sito del governo si fa riferimento alla possibilità di muoversi di una sola persona adulta, eventualmente accompagnato da minori di 14 anni e disabili che abitualmente abitino già con lei.

A Pasqua o Pasquetta posso andare al ristorante?

In questi tre giorni, dal 3 al 5 aprile, tutta l'Italia è in zona rossa. I locali pubblici, quindi, non possono effettuare servizio al tavolo. Non si potrà, quindi, andare al ristorante, né a pranzo né a cena. E neppure al bar per fare l'aperitivo. I locali possono effettuare servizio d'asporto e consegna a domicilio fino alle 22 (nei bar ok all'asporto fino alle 18). Attenzione, però, non si possono consumare cibo e bevande nelle immediate vicinanze del locale. Un'eccezione riguarda gli alberghi: se effettuano servizio ristorante si può pranzare o cenare senza limiti di orario, purché si soggiorni all'interno della struttura. Stop, infine, alle gite fuori porta per Pasquetta, così come ai pic-nic. Anche in parchi e giardini vicino a casa. Si può andare nelle aree verdi immediatamente vicine alla propria abitazione solo per attività motoria (brevi passeggiate) o sportiva (running, in questo caso in solitaria). 

Posso andare nella mia seconda casa a Pasqua o Pasquetta?

Anche nei tre giorni del ponte di Pasqua e Pasquetta – sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 – come accade dal 16 gennaio 2021 si potranno raggiungere le seconde case senza alcuna limitazione, a parte eccezioni, disposte da alcune regioni. Sarà possibile raggiungere le seconde case anche in un'altra regione o provincia autonoma da e verso qualsiasi zona di qualsiasi colore. Lo potrà fare, però, solo chi avrà firmato un contratto d'acquisto o di affitto lungo prima del 13 gennaio 2021. Chi ha in mano atti siglati in date successive (dal 14 gennaio 2021 in poi, per intenderci) non potrà recarsi nella sua seconda casa. Lo stesso chi ha firmato contratti d'affitto breve. Si può raggiungere la seconda casa spostandosi solo con il proprio nucleo familiare convivente. No, quindi, a gite o soggiorni con amici o parenti che vivano abitualmente in altre abitazioni. Nella seconda casa non devono abitare persone che non facciano parte della famiglia del titolare del contratto.  Alcune regioni tuttavia, attraverso ordinanze firmate dai governatori, hanno “scavalcato” il Governo, inasprendo le limitazioni all'accesso alle seconde case per i giorni 3, 4 e 5 aprile, nel tentativo di “blindare” i loro confini all'ingresso del Covid. In Valle d'Aosta, Liguria e Sardegna i non residenti in regione non potranno recarsi nelle loro seconde case durante le feste, eccetto i casi di comprovate esigenze lavorative o motivi di salute. Il divieto di raggiungere la seconda casa ai proprietari non residenti in regione resta in vigore nei giorni di Pasqua anche in Toscana. In questa regione lo stop agli spostamenti verso le seconde case è addirittura prorogato fino all'11 aprile.  Anche la Provincia autonoma di Bolzano ha deciso di chiudere fino a Lunedì dell'Angelo compreso le seconde case, ma solo ai proprietari residenti nelle regioni in zona rossa.Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha  firmato un'ordinanza che, insieme ad altre restrizioni, vieta lo spostamento nelle seconde case in ambito regionale anche ai pugliesi. Lo stesso divieto è in vigore anche in Campania. I residenti in queste due regioni, quindi, non potranno trascorrere le feste nelle loro seconde case, anche se queste si trovano nella loro regione. 

Se mi muovo a Pasqua e Pasquetta devo portare con me l'autocertificazione?

Chiunque si sposterà nei tre giorni in cui tutta l'Italia sarà zona rossa – il 3, 4 e 5 aprile – dovrà sempre portare con sé l'autocertificazione. Sia se ci si muoverà per motivi di lavoro, sia per esigenze di salute ma anche se ci si sposterà per visitare i parenti stretti o per raggiungere la propria seconda casa. In questi due ultimi casi nello spazio dedicato alla motivazione dello spostamento sul modulo dell'autocertificazione bisognerà specificare di essere diretto nell'abitazione di un parente o nella propria seconda casa. L'autocertificazione potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali che effettueranno i controlli, rafforzati nei tre giorni di lockdown. Autocertificazioni false saranno sanzionate con pesanti multe. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo, per esempio, adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.