SAVERIO BARGAGNA
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Covid, il virologo: "Positivi, negativi e poi di nuovo positivi"

Il fronte del Covid e il virologo Pistello: "Un fenomeno che notiamo con sempre più frequenza. E che dobbiamo studiare"

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Pisa, 10 marzo 2020 - Il Covid continua a mutare o, semplicemente, con il passare dei mesi lo si conosce sempre meglio. Così, da qualche settimana, si osserva un numero crescente di persone positive che diventano negative per poi tornare di nuovo positive (alcuni giorni dopo) con sintomi generalmente più lievi. L’analisi è formulata dal professor Mauro Pistello, direttore dell’unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa nonché vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’istituto superiore sanità (Iss). "Nelle ultime settimane stiamo osservando – spiega il professor Pistello –, un fenomeno che prima appariva meno frequente: fra i nuovi positivi un discreto numero, in realtà, si era negativizzato solo qualche settimana prima". "Ora dobbiamo capire – continua Pistello – se si tratta di una nuova infezione da Sars-CoV-2, magari legata alle varianti Omicron, oppure se si tratta di una vera e propria ripresa del virus. E’ difficile stabilirlo in questo momento e dobbiamo capire e studiare. Inoltre, spesso, questi nuovi positivi sviluppano anche sintomi. Sintomi, tuttavia, generalmente più leggeri rispetto alla prima positività...". "Fortunatamente – aggiunge ancora Pistello – oggi i casi Covid non hanno una virulenza più aggressiva, su questo fronte c’è ormai da mesi una certa stabilità- E’ chiaro però che l’aumento settimanale dei positivi ci fa sospettare che siamo di fronte ad una sorta di iceberg con un possibile incremento dei casi sommersi. Dobbiamo vigilare su questo trend".Pistello invita alla prudenza: "L’aumento dei contagi di questi giorni – dice – è probabilmente dettato dal nuovo abbassamento delle temperature. La cosa più importante, però, è restare vigili e continuare nella campagna vaccinale, così da non farci trovare impreparati in autunno quando, quasi certamente, il Covid tornerà a farsi sentire".

Intanto i numeri di questi giorni ci conducono in due direzioni opposte. Da un lato vi è la costante diminuzione dei ricoverati: ieri 71 persone (5 in terapia intensiva), il numero più basso di questo 2022. Dall’altro, invece, si registra un nuovo incremento dei casi (280 in media nell’ultima settimana) che riporta – dopo quasi due mesi di graduale decelerazione – il conteggio di nuovo in ascesa (+22%). Il mese di marzo inoltre conta già 22 vittime che così portano a 208 i decessi di questo anno (quasi tre al giorno in provincia di Pisa). Un numero estremamente alto in senso assoluto rispetto al 2020 e al 2021, eppure ben più contenuto nel rapporto mortinuovi positivi. Come a dire, i contagiati sono stati così su vasta scala che i decessi (seppur cresciuti in termini assoluti) sono rimasti comunque più "contenuti".