Roma, 12 settembre 2022 - Taglio obbligatorio dei consumi elettrici: l'Europa chiede un sacrificio alle famiglie; la manovra sarà possibile grazie ai contatori intelligenti. Lo scopo finale: abbassare i consumi nelle ore di punta e preservare soprattutto le centrali a gas che producono energia elettrica, con l'obiettivo così di risparmiare metano.
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Che cosa cambia
Ma cosa cambierà nelle case degli italiani? Cosa non potremo più fare? Ad esempio, potremo ancora usare due elettrodomestici insieme, il classico abbinamento lavatrice-lavastoviglie? Marco Vignola, esperto dell'Unione nazionale consumatori, premette: "Non è scontato che non si riesca a tenerli accesi in contemporanea. Intanto dipende dalla classe energetica degli elettrodomestici". Ancora: "Bisogna capire quale sarà il tetto oltre il quale il contatore scatterà. Poi: ci sarà una tolleranza? Se sì di quanto?".
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Il nodo ristori
Ammette l'esperto dell'Unc: "Sicuramente quello che si prepara sarà un grosso fastidio per le famiglie. Quindi va dato un ristoro in bolletta ai consumatori. Nelle bollette abbiamo due valori, la potenza impegnata e la potenza disponibile, con una tolleranza del 10% oltre la quale il contatore scatta, quindi da 3 a 3,3 kilowattora. Se decidessero, in modo obbligatorio, di ridurre la potenza a 2,5, le famiglie dovrebbero pagare per quello. Altrimenti sarebbe una beffa".
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La posizione dell'Unione consumatori
Chiarisce Vignola: "La nostra posizione è questa, se è una cosa che serve al sistema bene. Ma occorre dare un ristoro alle famiglie. E prima di fare questo, forse sarebbe il caso di disaccoppiare il costo del gas da quello dell'elettricità. Cosa che viene richiesta da molti e che consentirebbe di ridurre in generale il costo dell'energia elettrica sul mercato".
"La situazione è drammatica"
Ma il quadro secondo l'Unione nazionale consumatori è chiarissimo: la riduzione dei consumi non è più rinviabile. E questo, sottolinea Vignola, "deve essere compreso da tutti. Sprechiamo troppo, come ha dimostrato nei giorni scorsi l'Enea. Ma un intervento come questo, di taglio obbligatorio dei consumi, dovrebbe essere anticipato da altri decisioni, come quella di ridurre di un grado il riscaldamento o di tenerlo acceso per un'ora".
Il nodo macchine salvavita
Nessun problema invece per le macchine salvavita, "il distributore locale sa perfettamente quali sono i punti di fornitura con le criticità e quelle utenze non saranno mai disalimentate. Alla fine abbassare i picchi è comunque vantaggioso per tutti perché consente un risparmio sull'energia. Spalmando meglio i consumi durante la giornata i vantaggi sono inevitabili".