"Lievitano i prezzi di brioche e caffè". In molti bar colazione più cara già da lunedì

Tutta colpa degli aumenti su energia e materie prime. Qualcuno prova a stringere i denti per non penalizzare i clienti, ma la situazione è critica

Aumentano i prezzi al bar

Aumentano i prezzi al bar

Pistoia, 23 gennaio 2022 - "I rincari ci stanno mettendo in ginocchio. Sia quello dell’elettricità che quello delle materie prime. Parliamo in entrambi i casi di un più 40 per cento circa. Ecco perché di riflesso non potevamo non alzare, seppur di poco, i prezzi dei prodotti. Non lo facciamo certamente per arricchirci, ma per restare in piedi in questa crisi". Firmato gli esercenti pistoiesi del centro storico, o almeno buona parte di essi. Baristi in particolare, colpiti da un aumento costante in bolletta (soprattutto del costo della luce, dato che in pochi hanno anche il gas) e dei prezzi delle materie prime.

L’unica risposta possibile? Un piccolo rincaro su caffè e brioche. "Da lunedì 24 gennaio, ci vediamo costretti, nostro malgrado, a portare il prezzo del caffè a 1,20 euro, quello del cappuccino a 1,40 euro e quello dei cornetti a 1,10 euro – racconta Maurizio Milani ( nella foto al centro mostra il cartello con i nuovi prezzi che scatteranno già da domani), titolare dell’Alibabar 2.0 di via Atto Vannucci – Cosa dovremmo fare altrimenti per resistere? Ero abituato a pagare 580 euro per l’elettricità, adesso ne spendo 800. Senza considerare che anche il prezzo del caffè che prendo dalla torrefazione è salito".

La musica non cambia spostandosi in via Camillo Benso Cavour al Caffè San Giovanni. "La bolletta è rincarata di oltre il 40 per cento. Da 600/700 euro mensili siamo passati a 1000 euro – la testimonianza di Marco Giannini – Idem per le materie prime. Per ora non abbiamo ancora modificato alcun prezzo, ma con ogni probabilità lo faremo da inizio febbraio, portando ad esempio quello di una tazza di caffè a 1,20 euro. È una mossa inevitabile e che mi auguro venga compresa e accettata dai clienti".

Si profila all’orizzonte un rincaro anche al bar libreria del Globo in via Bruno Buozzi. "Al più 50 per cento delle bollette, bisogna far fronte in qualche modo. Anche perché bisogna tenere in considerazione che il giro di clienti in questo momento è davvero limitato, a causa soprattutto delle quarantene – dice Sara Giannini – Siamo fra i pochi ad avere ancora il caffè e la brioche a un euro ciascuno, ma a stretto giro di posta dovremo alzare leggermente i costi. Non c’è altra soluzione se vogliamo sopravvivere".

L’emergenza riguarda tutti i beni di prima necessità. Mettendo da parte il caffè e aprendo una parentesi relativa al pane, la situazione resta la stessa. "Il prezzo della farina sale costantemente ogni giorno. Sono aumentati pure i costi degli imballaggi. È tutto l’insieme a rendere il nostro lavoro non più sostenibile alle attuale condizioni. Siamo obbligati a far lievitare di circa 10 centesimi la spesa per il pane", afferma Alessia Fanti, titolare de La bottega del pane in piazza degli Ortaggi.

"Da noi invece niente rincari per il momento, dato che l’aumento del costo dell’elettricità per il momento non ci sta riguardando – va in controtendenza rispetto ai colleghi Christian Belardinelli della pasticceria/caffettiera Cri’S Bakery in via dei Fabbri – Quello delle materie prime invece è in ascesa, ma possiamo sopportarlo. Faremo un bilancio più avanti: se a marzo vedremo che siamo in difficoltà, allora potremmo rivedere qualche prezzo". Scenario ancora diverso al Caffè da Maria in via Curtatone e Montanara. "Eccome se abbiamo dei problemi: le spese sono salite del 30/40 per cento – afferma la titolare, Maria Reitano – Ma fatta eccezione per il costo del caffè macchiato e del cappuccino, non abbiamo modificato nulla. Questo per non scoraggiare i clienti, che già adesso sono restii a consumare la colazione o il pranzo nei bar e nei ristoranti".