Riscaldamento a legna e pellet: la questione inquinamento tra verità e falsi miti

La presa di posizione delle associazioni di categoria: con il giusto materiale e impianti moderni, emissioni di polveri sottili ridotte di almeno il 70%

Stufa a pellet

Stufa a pellet

Legname bene-rifugio contro il caro bollette, ma a quale prezzo per l’ambiente? Legno e derivati sono infatti sotto accusa per l’alto tasso di inquinamento atmosferico prodotto, non sostenibile a fronte di un ipotetico uso massivo di tali materiali nel riscaldamento domestico e commerciale.

"Bisogna però fare chiarezza – puntualizza Tiziana Stangoni, direttrice di Aribl (Associazione regionale imprese boschive lombarde) – perché se il materiale è trattato professionalmente, come quello delle nostre aziende dove operano professionisti del settore e non personale improvvisato, la qualità del combustibile è ottima. L’importante è utilizzare il materiale corretto, con il giusto grado di umidità, e caldaie o stufe efficienti, di nuova generazione".

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) ha stimato che se si sostituissero tutti i vecchi impianti domestici a legna con moderne tecnologie, si garantirebbe una riduzione delle emissioni di polveri sottili da combustione domestica di biomasse pari ad almeno il 70%. Qualcosa nell’ultimo decennio si è mosso, sempre soprattutto grazie al pellet dove l’Italia è leader assoluto a livello di impiantistica: il 70% degli apparecchi europei di questa tipologia è progettato e costruito nel Belpaese. Una vera rivoluzione ambientale e culturale, però, è ancora lontana.

"Malgrado i progressi sul fronte tecnologico – commenta infatti Diego Rossi, responsabile area Tecnologica e Progettazione di Aiel - circa il 66% degli apparecchi del parco installato ha un’età superiore ai dieci anni. Questo dato indica che il turnover, che finora ha comunque già determinato un certo ringiovanimento del parco installato, deve ancora interessare circa i due terzi degli apparecchi e va quindi ulteriormente promosso e stimolato, per produrre risultati più apprezzabili sul fronte delle emissioni".