Saga Coffee, il presidio contro la chiusura

Tra gli oltre duecento dipendenti che rischiano il licenziamento a Gaggio Montano ci sono anche una ventina di operai pistoiesi

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Ci sono anche una ventina di pistoiesi tra i 222 lavoratori della SaGa Coffee che rischiano il posto di lavoro. L’azienda ha infatti annunciato la volontà di chiudere lo stabilimento di Gaggio Montano, dove sono occupati svariati operai provenienti dalla Montagna pistoiese (Sambuca e San Marcello in particolare), delocalizzando la produzione tra il bergamasco e la Romania con conseguenze molto dolorose per tutta la comunità locale. La fabbrica in questione è quella della ex Saeco Vending, ramo della storica azienda dell’Appennino bolognese che produce macchine da caffè per ristorazione e bar, acquistato dalla multinazionale Philips nel 2009 e passato ad Evoca Group nel 2017. L’attuale proprietà, parlando della decisione di chiudere i battenti entro il 31 marzo 2022, è stata netta: "Abbiamo preso in considerazione tutte le alternative percorribili: la decisione è stata presa data l’impossibilità dello stabilimento di Gaggio Montano di raggiungere i necessari livelli di competitività".

Gli operai e le operaie (nello stabilimento lavorano soprattutto donne), sono in agitazione già dallo scorso giovedì, mentre la politica si sta attivando per provare ad evitare il peggio. Non solo lato Emilia Romagna, ovviamente, ma anche sul fronte toscano: "Ho contattato il consigliere del presidente Eugenio Giani che si occupa di crisi aziendali, Valerio Fabiani, per capire se esistono le condizioni per mettere in campo un’iniziativa della Regione Toscana al fine di scongiurare questa perdita di posti di lavoro, considerando la presenza di lavoratori provenienti dalla provincia di Pistoia – racconta Marco Niccolai, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Aree interne – lo stesso Fabiani mi ha informato di essere già in contatto con il ministero dello Sviluppo economico, al quale ha chiesto di attivarsi. La decisione dell’azienda, che ha annunciato la volontà di chiudere lo stabilimento delocalizzando la produzione, è inaccettabile anche la Regione Toscana sarà al fianco dei lavoratori della SaGa Coffee e delle loro famiglie per salvaguardare tutta la comunità del territorio circostante". Nel 2015 quello stesso territorio, nel settore delle macchine domestiche, aveva vissuto un’altra pesante vertenza con 243 esodi incentivati: allora fu un Natale di lotta, con gli operai che passarono le festività in presidio davanti alla fabbrica dell’allora Saeco per contestare la decisione della Philips. Sei anni dopo, purtroppo, si prospetta uno scenario simile.

Alessandro Benigni