Speranza: "Sono ottimista per l'estate. Il vaccino è l'unica risposta"

Il ministro della Salute: "Non ci sarà un momento X in cui tutto sparirà, ci vuole gradualità"

Il ministro Roberto Speranza

Il ministro Roberto Speranza

Roma -  "Io sono ottimista. Sono convinto che nel corso della primavera, ma anche con l'estate vedremo un miglioramento significativo". A lanciare segnali di ottimismo è oggi il ministro Roberto Speranza, intervistato a Domenica In su Rai1. "Sicuramente faremo un'estate diversa rispetto al periodo attuale. Ci sarà comunque bisogno di gradualità, non scomparirà tutto in un giorno 'X', ma con l'arrivo del vaccino il problema potrà essere superato. Credo che da qui alla fine dell'estate avremo un quadro completamente diverso da quello di questi giorni".

Bisogna tenere duro e vaccinare

"Questo è un momento ancora difficile, dobbiamo tenere tutte le precauzioni ma con il passare delle settimane e l'aumentare del numero delle persone che avranno fatto il vaccino la situazione andrà a migliorare. Sono convinto che già alla fine della primavera e già nel corso dell'estate vedremo un miglioramento molto significativo. Noi stiamo correndo il più possibile sulle vaccinazioni a chi ha più di 80 anni, ricordo che sei persone su dieci che hanno perso la vita avevano più di 80 anni".

"Nelle categorie dove abbiamo cominciato a vaccinare, i numeri sono molto incoraggianti. Fra gli operatori sanitari da cui siamo partiti, la curva del contagio è crollata in maniera molto significativa. Anche nelle Rsa, luoghi con molti anziani, dove abbiamo fatto delle vaccinazioni massive i numeri del contagio sono molto contenuti", ha proseguito il ministro.  "Il vaccino resta l'unica vera risposta strutturale alla pandemia".

Il problema delle varianti 

"Il grande problema delle ultime settimane è stata la diffusione delle varianti, in modo particolare della variante inglese, che ha una capacità di diffusione più significativa. I nostri scienziati, l'Iss, hanno segnalato che si diffonde con il 35-40% di velocità in più, e quindi è chiaro che è una variante che ha fatto innalzare la curva nei principali Paesi europei e anche in Italia. Quando aumentano le persone contagiate in maniera proporzionale aumentano anche i casi severi, le persone che vanno in terapia intensiva e purtroppo anche quelle che perdono la vita".

"Per questo siamo costretti ad assumere misure significative, rigorose. Per questo purtroppo una larga parte del Paese è in area rossa in questi giorni e per queste stesse ragioni dobbiamo correre con le vaccinazioni. Nei prossimi giorni potremo avere un duplice effetto - sottolinea - da un lato quello delle misure, perché stare in area rossa aiuta a contenere la curva, e dall'altra parte la soluzione strutturale costituita dal vaccino. Anche qui, nelle categorie dove abbiamo cominciato a vaccinare i numeri sono molto incoraggianti: penso al personale sanitario, tra cui la curva dei contagi è crollata in maniera significativa. Nelle Rsa noi abbiamo fatto una vaccinazione massiva, e abbiamo numeri del contagio che sono molto contenuti. Abbiamo una risposta vera, sul campo, che ci dice che il vaccino è la vera soluzione su cui dobbiamo continuare ad insistere e ci consentirà, io spero in un tempo non troppo lungo, di ridurre le misure che purtroppo in questo momento sono ancora indispensabili".