Spinta ai vaccini, non serve la prenotazione

Da lunedì dosi somministrate a chi si presenta ai centri, priorità per i convocati. Il presidente Giani: "Vogliamo convincere 200mila toscani"

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Il summit con i vertici delle aziende sanitarie, l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e i dirigenti della sanità toscana si è concliso non prevedendo accorgimenti particolari per la spinta che il presidente della Regione Giani vuole dare sulle vaccinazioni per i più giovani. "Da lunedì 30 tutti coloro che devono avere la prima dose di vaccino, indipendentemente dalla loro età - ha dichiarato il governatore alla fine della riunione -, potranno farlo presentandosi liberamente, presso qualsiasi centro vaccinale, senza nessun obbligo di prenotarsi. Abbiamo deciso di accelerare nella fascia 12-18 e presto invieremo sms ai circa 37.000 studenti che hanno l’appuntamento nella seconda metà di settembre, per chiedere loro di anticipare la vaccinazione e presentarsi all’inizio delle lezioni anche con la seconda dose".

I già prenotati avranno la precedenza, ma ci sarà posto anche per coloro che si presenteranno chiedendo di essere vaccinati senza prenotazione preventiva. "l 73% dei toscani – ha aggiunto Giani – ha avuto almeno una dose di vaccino, il 60% è immunizzato. Se i vaccinati sono circa 2,6 milioni e se dal milione restante togliamo chi ha tra 1 e 12 anni e coloro che non possono sottoporsi per le patologie che hanno, restano circa 350mila toscani ancora da vaccinare. Ad oggi i prenotati sono circa 150.00. Noi vogliamo convincere i restanti 200mila a farlo prima possibile".

Applicando i dati regionali alla provincia di Siena e partendo dal report consueto dei vaccini stilato dall’Asl Toscana Sud Est, dovrebbero essere sotto quota 10mila i residenti in provincia ’resistenti’ alle dosi. Nelle tre province dell’Asl siamo a un passo dal milione di vaccini. Se alle 306.764 dosi totali per la provincia di Siena si aggiungono le circa 80mila somministrate al Policlinico senese, manca poco a toccare quota 400mila dosi totali.

Entrando nel dettaglio di quelle negli hub e nei centri della Asl sono state 172.709 prime dosi e 134.055 seconde dosi. Oltre 10mila gli operatori sanitari e il personale legato alle strutture ospedaliere già immunizzato, che ha fatto riferimento alle Scotte. Più altre 60mila dosi, tra prime e seconde per le varie fasce d’età e le persone fragili.

Ma sono le vaccinazioni per generazioni quelle che forniscono quadri più precisi, e che spiegano anche perché l’età media dei contagiati e dei ricoverati si sia abbassata. Dai 12 ai 19 anni sono state somministrate 9.870 prime dosi e 2.648 seconde; da 20 a 29 anni 17.341 prime dosi e 9.229 seconde;da 30 a 39 ann sono 19.674 prime dosi e 13.970 gli immuni; da 40 a 49 anni 25.752 prime dosi e 17.967 immuni; da 50 a 59 anni 26.192 prime dosi e 22.729 immuni; da 60 a 69 anni 26.173 prime dosi e 22.167 seconde dosi; da 70 a 79 anni 24.424 prime dosi e 22.500 immunizzati; da 80 a 89 anni 18.687 prime dosi e 18.382 immuni; over 90 anni, 4.596 prime dosi e 4.463 seconde.