Sport al chiuso, green pass per gli Under 18 Basket, volley & co: il vaccino è un obbligo

La decisione delle principali federazioni (che non vale per chi ha meno di 12 anni) supera il dibattito sull’immunizzazione dei giovanissimi

Green pass obbligatorio anche per i ragazzi del settore giovanile, dai 12 ai 18 anni, che praticano sport di squadra al chiuso. E’ la direzione verso la quale, su indicazione del governo, stanno andando tutte le principali federazioni come basket, pallavolo e pallamano. Nonostante ci sia ancora molto dibattito in Italia sull’opportunità di vaccinare la fascia fra i 12 e i 18 anni, le federazioni sportive hanno deciso di tirare dritto sull’argomento e di obbligare i baby atleti a vaccinarsi. L’alternativa è quella di effettuare un tampone entro 48 ore dall’allenamento al chiuso o dalla partita. Di fatto, il vaccino diventa obbligatorio per praticare gli sport al chiuso, perché appare improbabile la soluzione di sottoporre un giovane atleta a una media di tre tamponi a settimana.

La prima federazione a ufficializzare l’obbligo del green pass anche nei settori giovanili (ma l’attività di base degli under 12 è esclusa dal provvedimento) è stata quella della pallacanestro. "A seguito di una richiesta del presidente federale Giovanni Petrucci alla sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali - si legge in una nota della Federbasket –, è stato comunicato l’obbligo di green pass per tutti coloro che giocano a pallacanestro. Non ci sono distinzioni fra pratica agonistica e dilettanti, e nemmeno fra la partecipazione o meno a competizioni di interesse nazionale". Insomma, nel basket tutti devono avere il vaccino, fatta eccezione per gli under 12. "L’attività al chiuso di minibasket praticata da tesserati in età esclusa dalla campagna vaccinale è consentita regolarmente" conclude la Federbasket. "Con molta cautela e rispetto della privacy ci stiamo già muovendo con le famiglie dei nostri giovani tesserati per capire se c’è n’è qualcuna contraria alla vaccinazione dei figli – spiega il dirigente dei Dragons Prato, Urano Corsi –. Fare tamponi continuamente, oltre a essere un costo, richiede anche una mole aggiuntiva di lavoro burocratico. Vediamo cosa succede, ma credo che fra i ragazzi ci sia talmente tanta voglia di sport che quasi tutti si vaccineranno".

Il green pass sarà obbligatorio anche per giocare a pallamano. Lo ha ufficializzato la federazione con una circolare pubblicata mercoledì scorso: "L’accesso agli impianti al chiuso anche per le attività riguardanti gli sport agonistici sono soggette alla dimostrazione di avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid o tampone antigenicomolecolare effettuato nelle precedenti 48 ore – spiega la federazione –. L’accertamento del possesso dei requisiti è affidato ai titolari o gestori degli impianti". Infine la pallavolo. Qui la federazione non ha ancora dato direttive ufficiali, ma c’è la quasi certezza che si vada nella direzione del green pass obbligatorio anche per i settori giovanili. "Stiamo già raccogliendo i green pass sia nella prima squadra che nel settore giovanile - racconta Fabio Galeotti, presidente dell’Ariete Pallavolo Prato -. Ci auguriamo che questa decisione non porti a un calo delle iscrizioni. Alla ripresa degli allenamenti stiamo pensando di organizzare sedute all’aperto, così da garantire la pratica sportiva anche alle ragazze che sono in attesa del vaccino. Poi dall’autunno si dovranno mettere tutte in regola con le disposizioni federali".

Stefano De Biase