Taglio cuneo fiscale 2023, la simulazione: ecco quanto guadagnerebbe in più un lavoratore

Per alcune fasce di reddito si arriverebbe a una mensilità in più all'anno

Si parla moltissimo in questi ultimi mesi di taglio del cuneo fiscale. L'obiettivo è far salire gli stipendi per aumentare la possibilità di spesa delle persone facendo fronte agli aumenti e all'inflazione. Ma cos'è il cuneo fiscale? Come si taglia? Ma soprattutto quali sarebbero le ripercussioni di questo intervento?

Una busta paga (Ansa)
Una busta paga (Ansa)

Cos'è il cuneo fiscale

Semplificando al massimo il cuneo fiscale è la differenza fra lo stipendio lordo e quello netto in busta paga. E' costituito dunque dalle tasse e dalle trattenute che vengono effettuate sia lato lavoratore sia lato azienda. 

Le idee in campo

Partiti, governi, sindacati e datori di lavoro da tempo valutano la possibilità di un taglio di quelle che sostanzialmente sono "tasse sul lavoro". L'intervento ha un costo. Il gettito mancante dovuto al taglio del cuneo deve essere finanziato con stanziamenti dello Stato per equilibrare la perdita erariale (che è utile ricordarlo finanzia i servizi: dalla sanità alla pubblica amministrazione di cui usufruiamo).

Quanto guadagnano i lavoratori?

L'entità degli aumenti in busta paga dipende naturalmente da quanto e come viene tagliato percentualmente il cuneo fiscale. E non solo. Una parte pesa infatti sulle aziende e una parte sui lavoratori. Per i lavoratori maggiori saranno gli aumenti quanto più si agirà sulla quota a loro carico. Altra differenza la farà la scelta su quali stipendi intervenire, se su tutti indiscriminatamente o se solo sui più bassi (si pensa ad esempio sotto i 35mila euro).

Quanto incide sullo stipendio

Il peso del cuneo fiscale non è uguale per tutti. Per alcune voci varia. Ad esempio l'incidenza dell'Irpef è legata al valore dello stipendio. Prendendo a modello un lavoratore italiano senza coniuge né figli a carico, avrà un cuneo fiscale del 48% suddiviso: tra imposte personali sul reddito (16,8%) e contributi previdenziali (31,2%, di cui il 7,2% è a carico suo e il 24% viene versato dal datore di lavoro).

La simulazione

Non c'è ancora una proposta precisa sul taglio del cuneo fiscale. Confindustria ha recentemente avanzato un'idea: è quella di prevedere il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro. A tutti questi lavoratori andrebbero quindi 1.223 euro l’anno in più, secondo le previsioni degli industriali. Un'ipotesi che era stata lanciata nei giorni in cui si valutava l'introduzione del bonus 200 euro in busta paga: Il taglio del cuneo previsto da Confindustria avrebbe portato a un risparmio di poco meno di 11 miliardi ai lavoratori e poco più di 5 per le imprese. Aveva spiegato Bonomi: per questa fascia di lavoratori il cuneo fiscale scenderebbe al 40,8%, al di sotto della media europea: comporterebbe un taglio di 5,24 punti percentuali, di cui 3,49 per i lavoratori e 1,75 per i datori di lavoro.

Secondo i calcoli e le simulazioni fatte da Confindustria, con 20mila euro di retribuzione annua lorda il cuneo contributivo si ridurrebbe complessivamente di 1.048: 699 di risparmi per il lavoratore (di cui 160 già scontati per quest’anno con la mini-decontribuzione) e 349 per il datore di lavoro.

Mentre per chi invece guadagna 30mila euro lordi l’anno il cuneo contributivo si ridurrebbe complessivamente di 1.573 euro. Il risparmio per il dipendente sarebbe di 1.048 euro (di cui 240 euro già scontati per quest’anno con la mini-decontribuzione)”.

I costi per lo Stato

Un taglio per gli stipendi sotto i 35mila euro costerebbe allo Stato 16 miliardi di euro. "Le risorse ci sono - ha recentemente detto il leader di Confindustra, Carlo Bonomi davanti a una platea di colleghi - : dal Def risultano infatti 38 miliardi di euro in più di gettito fiscale, inoltre su 1.000 miliardi di spesa pubblica si può riconfigurare l'1,6%, se in un'impresa un amministratore non ne fosse capace lo mandereste a casa".

Cuneo fiscale: in Italia è fra i più alti d'Europa

L'Italia ha un cuneo fiscale fra i più alti d'Europa (ecco perchè). "Il cuneo fiscale in Italia è 207, la media europea è 179, in Spagna 160", ha recentemente detto Bonomi.