Ucraina, disperazione nel Donbass: "Mia madre rimasta senza cibo"

La presidente dell'associazione Italia - Ucraina Maidan di Buscate: "Gli alimentari sono finiti. E tutti gli uomini sono stati arruolati, anche sessantenni"

"Mia madre è uscita dal rifugio sotterraneo per andare a cercare cibo ma non ha trovato nulla": l'orrore di quanto sta accadendo nel Donbass ucraino lo racconta parlando con l'Agi  Nataliya Dychenko, vicepresidente dell'associazione Italia- Ucraina Maidan che ha sede a Buscate, in provincia di Milano. Dychenko vive e lavora a Reggio Emilia, ma sua madre e altri familiari stanno a Popasnya, un piccolo villaggio nel Donbass. "Cercava farina, uova, i beni essenziali ma non ha trovato niente. Gli alimentari non ci sono più. Ha 67 anni e in questo momento fatica a ragionare, non è più lucida, nonostante da 9 anni quella sia una zona dove sono abituati alle bombe. Il villaggio è stato colpito in modo massiccio anche questa notte. Tutti i ponti sono stati buttati giù per non far passare i russi".

Un edificio sventrato nel Donbass
Un edificio sventrato nel Donbass

La cugina di Dycjhenko, che vive a Kiev, "non risponde più, spero sia ancora viva" mentre una sorella risiede non lontano da Leopoli. "Anche lì la situazione sta peggiorando". "Io sarei disponibile ad andarli a prendere tutti al confine con la Polonia ma dovrebbero arrivarci e potrebbero morire durante il tragitto. Forse è meglio che restino dove sono". Dalle informazioni che ha ricevuto, "la situazione al confine è  drammatica. Non ci sono bagni, né punti dove caricare i telefoni. Code lunghissime e, se arriva la neve, non c'è un posto dove rifugiarsi. Intanto un'amica mi ha detto che suo padre di 60 anni è stato chiamato a combattere. Gli uomini, ormai, sono tutti arruolati".