In fuga dall’inferno dell'Ucraina: "Cinque giorni in auto"

Mamma e figlio di cinque anni sono arrivati in Maremma dai familiari. A Kiev è rimasto il padre del bambino: "Non mi muovo, lotto per il mio Paese"

La donna e il figlio di cinque anni

La donna e il figlio di cinque anni

Grosseto, 3 marzo 2022 - "Sono qui, nel mio appartamento di Kiev che continuo a lavorare e resisto". Non molla un attimo Vladislav Maistrouk, il giornalista di 37 anni cresciuto a Grosseto (si è diplomato al "Rosmini") e tornato nella capitale ucraina per lavorare nel campo dell’informazione. Il bagno del suo appartamento è diventato il suo studio, si rifugia spesso lì quando in città suonano le sirene che segnalano possibili bombardamenti perchè non ci sono finestre, ed è da quei pochi metri quadrati che ha fatto i suoi collegamenti anche con le tv italiane. Le sue testimonianze e aggiornamenti stanno contribuendo a comprendere, ancora di più, quanto questa guerra stia infliggendo dolore al popolo ucraino. Noi che avevamo avuto modo di parlare con lui appena qualche giorno fa, ieri lo abbiamo fatto nuovamente.

"Ho veramente poco tempo per parlare – racconta –. Mio figlio e sua madre sono già a Grosseto dai nonni, sani e salvi, un pensiero in meno per me. Confermo che ancora sono qui a Kiev e sto bene, la notte è passata abbastanza tranquilla, però già in mattinata sono arrivati nuovi allarmi che segnalano possibili bombardamenti".

La telefonata è durata appena un minuto, giusto il tempo per sentire la sua voce. Vladislav è una testimonianza reale dal fronte ucraino, la sera di martedì, invitato a parlare in un programma della Rai, ha sottolineato che il popolo ucraino sta resistendo all’attacco russo, ognuno con le proprie armi e la sua è quella dell’informazione. Durante la prima chiamata, Vladislav ci aveva raccontato che suo figlio di 5 anni e mezzo e la sua ex moglie si erano messi in viaggio per scappare dalla guerra. Martedì sera, dopo 5 giorni di viaggio, di cui due giorni trascorsi alla frontiera con l’Ungheria il piccolo, sua madre, due nonni e una bisnonna sono arrivati nel capoluogo maremmano e ad accoglierli c’è stata Inna Maistrouk, la mamma di Vladislav.

"Sono arrivati martedì sera a Grosseto – racconta Inna, 63 anni, insegnante di ginnastica ritmica – erano molto stanchi e provati, è stato un lungo viaggio. Quasi subito abbiamo fatto una videochiamata a mio figlio. Un modo per mandargli un saluto". Il figlio di Vladislav e sua madre si sono portati con sé poco più di un grande bagaglio, hanno lasciato Kiev sabato mattina, hanno chiuso la porta a chiave e sono scappati. "Rimarranno qui – conclude Inna – quanto sarà necessario. Almeno fino a quando questa maledetta guerra durerà".