Vaccini, accessi-boom dei giovanissimi "Per un ritorno in aula in piena sicurezza"

"La Nazione" all’hub di Ospedaletto insieme a pazienti e operatori: mille vaccinati al giorno. Il medico: "Qui combattiamo il virus e le paure"

Nell’hub vaccinale anti Covid-19 di Ospedaletto, dopo il raid con scritte e simboli no-vax di due settimane fa, è tornata la quiete. Una lunga fila ordinata di persone attende di entrare nell’edificio: sotto i gazebo, che riparano gli utenti dall’afa, i volontari si prodigano per aiutare chi ha bisogno di una mano nella compilazione del modulo anamnestico. Ci sono persone di ogni età, c’è chi è solo, ma anche intere famiglie o minori accompagnati. "Abbiamo registrato una media degli accessi che ruota intorno a un migliaio di utenti al giorno, per cui ci riteniamo soddisfatti dell’andamento della campagna vaccinale", spiega l’infermiere Alfonso Illiano. Per favorire ulteriormente l’avanzamento della campagna tra i giovanissimi, in vista della riapertura delle scuole, è stata introdotta dallo scorso lunedì anche la formula ’Open access’ grazie alla quale i minori over 12 accompagnati da un genitore o tutore hanno l’opportunità di presentarsi liberamente all’hub vaccinale senza previa prenotazione. "Ogni giorno gli accessi liberi sono 50 la mattina e 50 il pomeriggio –specifica Illiano–. Per usufruire di questo servizio è caldamente consigliato presentarsi nelle seguenti fasce orarie: la mattina dalle 8 alle 13 e il pomeriggio dalle 14 alle 17. La medesima opportunità è stata data alle persone che rientrano nella fascia d’età tra i 60 e gli 80 anni che potranno presentarsi direttamente all’hub senza prenotazione e ricevere il vaccino Johnson & Johnson (con la necessità di raggiungere almeno cinque persone in una giornata). Per quanto rigurda l’Open access per gli over 12 abbiamo coperto il 70% dei posti a disposizione– precisa Illiano –. Anche questo è un risultato eccellente data la recente introduzione del servizio. Invece, per chi preferisce prenotarsi lo può fare accedendo al sito: https:prenotavaccino.sanita.toscana.it#home".

All’interno dell’hub, la gestione del flusso degli ingressi è contingentato e il percorso d’ingresso è separato da quello di uscita per evitare assembramenti. Volontari, infermieri e dottori sono pronti ad accogliere i pazienti e a guidarli in ogni passaggio. "La preoccupazione che accomuna parte dei pazienti, come coloro che richiedono di sostituire il vaccino assegnatoli, si genera principalmente dalla disinformazione o dalla “cattiva“ informazione – evidenzia il medico vaccinatore Niccolò Grassi –. Ai miei pazienti, in caso di dubbi, raccomando di parlare con il medico di famiglia o di presentarsi in sede vaccinale per confrontarsi con professionisti e per ricevere un parere informato piuttosto che documentarsi sul web. Per combattere il fenomeno denominato “infodemia“ – circolazione di una grande massa di informazioni difficili da discernere – è necessario fare riferimento agli studi scientifici". "Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ’ Nature’– prosegue Grassi – rileva che con la somministrazione della prima dose si raggiunge il 30-40% di efficacia contro il virus, mentre con la doppia dose si raggiungono valori tra il 70 e il 90%. Vaccinarsi è importante, e completare il ciclo vaccinale è fondamentale: consente di ridurre la trasmissione del virus e riduce il rischio di sovraccarico degli ospedali".

In uno degli otto ambulatori all’interno dell’hub Luca Palandri, un ragazzo di 18 anni, ha sfruttato l’Open Access. Accompagnato dalla madre stende il braccio pronto per ricevere la prima dose di Pfizer. Esce soddisfatto: "Così potrò vivere il mio ultimo anno di scuola in sicurezza senza danneggiare nessuno".

Ilaria Vallerini