Vaccini Covid, la Toscana recluta anche i biologi

L'accordo fra la Regione e l'organizzazione sindacale di riferimento sarà firmato a giorni

Vaccinazioni in Toscana (foto Attalmi)

Vaccinazioni in Toscana (foto Attalmi)

Firenze, 26 giugno 2021 - Anche la categoria professionale dei biologi farà parte della rete dei vaccinatori anti Covid. Nei prossimi giorni sarà, infatti, firmato l’accordo tra la Regione Toscana e l’organizzazione sindacale di riferimento. Intanto, nell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore alla sanità Simone Bezzini, è stato approvato lo schema dell’accordo.

A breve, dunque, anche i professionisti iscritti all’albo dei biologi presso la delegazione regionale per la Toscana e l’Umbria, potranno essere reclutati per somministrare il vaccino, andandosi ad aggiungere alle altre categorie professionali con le quali la Regione ha sottoscritto nel tempo protocolli d’intesa, per rafforzare la rete dei vaccinatori, e che a oggi ha coinvolto medici di medicina generale, farmacisti, odontoiatri, ostetriche, tecnici di radiologia, delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione.

“E’ un ulteriore risultato, che testimonia la volontà di collaborare e di rendersi utili per un’offensiva, portata avanti da mesi contro il Covid, attraverso i vaccini, che sono al momento l’unico strumento in grado di proteggerci dalle insidie del virus e di una malattia molto pericolosa per lo stato di salute di chi ne viene colpito - commenta Bezzini -. Ringrazio tutti i professionisti che si sono resi disponibili e che continueranno a farlo con spirito di servizio, avendo a cuore la salute delle persone. Questo impegno collettivo ci consente di continuare a mettere in campo le migliori strategie di prevenzione, attualmente disponibili, per arginare la diffusione del virus e i suoi effetti devastanti sul benessre psico-fisico dei nostri cittadini. Stiamo dando tutti insieme il massimo e raccogliendo ottimi risultati, nonostante le difficoltà dettate dalla straordinarietà dei tempi che viviamo”.