Vaccini, crollo di prenotazioni per febbraio. "E’ il momento per prendere l’appuntamento"

L’appello dell’assessore Bezzini a chi ancora non ha deciso. Terze dosi: 300mila posti liberi negli hub. Molto dipende dai contagi

Le prenotazioni dei vaccini per il mese di febbraio hanno subito un crollo

Le prenotazioni dei vaccini per il mese di febbraio hanno subito un crollo

Firenze, 4 febbraio 2022 - Crollano le prenotazioni di vaccini. L’unico lieve aumento registrato sul portale della Regione è legato alle prime dosi di over 50 che, con l’obbligo di vaccinazione, sul luogo di lavoro rischiano multe pesantissime se si presentano senza super green pass dal 15 febbraio. I quasi 100mila non vaccinati ultracinquantenni dunque stanno progressivamente diminuendo. Nella fascia d’età 50-59 sono 56.845 a non aver fatto neppure una dose, tra i sessantenni 45.045.

Ma è guardando al futuro che ci si interroga che cosa succederà: perché c’è questo crollo delle prenotazioni delle vaccinazioni, anche per le terze dosi? In parte è determinato dal grande numero di cittadini che hanno avuto il Covid dal periodo di Natale: si tratta in tutto di 450mila persone, il 14,2% della popolazione toscana. Tra gli adulti, la gran parte di chi è stato contagiato, aveva avuto la doppia dose, quindi farà il booster a distanza almeno di 4 mesi dalla negativizzazione. Tra chi non ha avuto il Covid, l’accorciamento della validità del super green pass da 9 a 6 mesi potrebbe far muovere quelli che ce l’hanno in scadenza o appena scaduto, visto che da alcuni giorni è ormai esteso l’obbligo alla gran parte dei luoghi e delle attività. Cresce lentissimamente anche la percentuale dei vaccinati in età pediatrica. Il 29% dei bambini tra i 5 e gli 11 anni ha avuto almeno la prima dose. Ma, anche in questo caso, nella caduta della domanda molto influisce il grande numero dei contagi e l’altrettanto grande numero delle quarantene che ha fatto saltare moltissimi appuntamenti. Anche a questo giro non è arriva la risposta che la Toscana stava aspettando, sperava che il consiglio dei ministri nella riformulazione delle regole che fanno scattare la dad a scuola, aggiungesse a corollario che i bambini o i ragazzi in quarantena possono comunque uscire per effettuare il vaccino. Anche se sicuramente il proseguimento della didattica in presenza per i vaccinati anche quando ci sono positivi (più di 5 alle elementari, più di 2 alle medie e superiori) potrebbe essere uno stimolo per le vaccinazioni.

L’assessore regionale per il diritto alla salute, Simone Bezzini, non si stanca di ripetere che chi ancora non ha fatto il vaccino non deve indugiare. "I posti liberi ci sono e la vaccinazione è l’arma migliore per difendersi dalle conseguenze peggiori del virus", incalza. Se in questi giorni si fanno in media 27mila vaccini al giorno, compresi medici di famiglia, pediatri e farmacisti, la prospettiva nel medio termine è di una diminuzione drastica.

Quanti sono i posti liberi? In età pediatrica, a fronte di un’offerta di oltre 50mila vaccinazioni messe in agenda sino alla fine di febbraio, ci sono 44.800 posti liberi, il tasso di prenotazione è del 10%. Per le prime dosi adulti, rispetto all’offerta di oltre 23mila dosi, solamente 3.150 sono state prenotate, solo il 13%. Mentre per le dosi booster la disponibilità totale era di 416mila delle quasi 117mila sono state prenotate, con un tasso del 28%. Alcuni hub nei prossimi giorni potrebbero aprire a giorni alterni, per ottimizzare le risorse ed evitare sprechi. La grande domanda è le centinaia di migliaia di cittadini che hanno avuto il Covid in questo mese e mezzo farà una nuova iniezione? Molto dipenderà anche dall’andamento della pandemia, dalle decisioni che prenderà la politica prossimamente riguardo al green pass dopo il 31 marzo quando si dovrebbe concludere lo stato di emergenza nazionale.

La terza dose? Nei territori dell’Asl Toscana centro gli over 80 che hanno effettuato il booster sono l’86,6%, la percentuale scende con l’età. Nella fascia dei settantenni l’adesione è al 77,5%, fra i sessantenni al 63,7%, nei cinquantenni al 62,7%. Fra i quarantenni si scende ancora al 46,2%, nei trentenni al 40,3%, nella fascia 18-29 anni al 35,6 e tra 12 e 17 anni siamo al 14,6%.