Vaccino Covid, Arcuri: "Aziende trattano Italia e Paesi Ue come poveracci"

Sui ritardi nelle consegne delle dosi il commissario spiega: "L'Italia non è più penalizzata di altri". E assicura: "Faremo ogni cosa per perseguire chi è colpevole"

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri (Ansa)

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri (Ansa)

Roma, 24 gennaio 2021 - Il piano vaccini anti-Covid si complica sempre di più. E oggi, a causa delle riduzioni di forniture delle dosi comunicate da Pfizer e da Astrazeneca, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ha annunciato che "slitteranno di circa quattro settimane i tempi previsti per immunizzare gli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione". L'azienda farmaceutica ha provato a rassicurare - "dalla prossima settimana la fornitura del vaccino da parte di Pfizer tornerà a regime" -, ma il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri non ci sta. "Stanno trattando 27 Paesi europei come dei poveracci. Togliamoci dalla testa che l'Italia sia più penalizzata di altri", ha detto a Live #noneladurso. "Queste aziende non producono bibite e merendine", ha proseguito Arcuri, e "non hanno mantenuto i patti". 

"Fino a sabato scorso - ha spiegato il commissario -, noi somministravamo 80mila vaccini in media al giorno, questa settimana ne abbiamo somministrati 28mila per la ragione che queste aziende non hanno mantenuto i patti, a noi non servono rassicurazioni, promesse o annunci ma vaccini". Per questo Arcuri ha assicurato che "faremo ogni cosa per perseguire chi è colpevole di questo ritardo e se è possibile far sì che questo ritardo finisca". 

Nella consegna delle dosi "ci possono essere delle asimmetrie - riconosce Arcuri -, secondo cui le poche cose che si producono non per forza vadano nei luoghi dove devono andare". Mentre in merito all'ipotesi che i vaccini non recapitati in Italia siano invece finiti in altri Paesi più ricchi, ha risposto: "Spero che questo non sia vero, so che all'Europa sono stati dati meno vaccini di quanto doveva riceverne e che con la vita delle persone non si gioca".

Nel frattempo sono 1.370.449 le dosi di vaccino contro il Coronavirus finora somministrate in Italia (qui la dashboard in tempo reale), il 73,9% del totale delle dosi consegnate (pari a 1.853.475, di cui 1.806.675 di Pfizer/BioNTech e 46.800 di Moderna). La somministrazione ha riguardato finora 862.264 donne e 508.185 uomini. Le persone che hanno ricevuto anche la seconda dose sono 93.662.