Covid, all’Umbria 14mila dosi di vaccino Novavax

Le ha assegnate la struttura commissariale nazionale. D’Angelo: "Non sappiamo ancora con certezza la data della consegna"

Perugia, 24 febbraio 2022 - Sono 14mila le dosi di vaccino Novavax assegnate all’Umbria dalla struttura commissariale nazionale: a farlo sapere è il commissario per la gestione dell’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo. "Dopo un’ulteriore interlocuzione con la struttura nazionale per la gestione dell’emergenza – dice d’Angelo – abbiamo avuto contezza del numero delle dosi che arriveranno in Umbria, mentre non sappiamo con certezza la data della consegna. Comunque, - prosegue – a livello regionale stiamo predisponendo affinché nei vari distretti il vaccino possa essere somministrato a partire dai primi giorni di marzo".

Il commissario D’Angelo inoltre, rinnova l’invito, a chi non lo avesse già fatto, a vaccinarsi: "La vaccinazione – afferma il commissario – rimane il pilastro fondamentale di difesa contro il covid. Purtroppo, gli ospedalizzati e i deceduti sono prevalentemente soggetti che non hanno completato il ciclo vaccinale con la terza dose, o non vaccinati. Anche oggi i due decessi registrati sono di due donne over 80, entrambe non vaccinate. Questo dato – conclude D’Angelo - dovrebbe far riflettere coloro che ancora non sono convinti".

Vedremo dunque se grazie al Novavax ci sarà una ripresa delle vaccinazioni: sarà un vaccino somministrato a over 18 e viene incluso attualmente nel programma solo per il ciclo primario. Nelle caratteristiche del prodotto si precisa anche che al momento "non ci sono dati disponibili sull’intercambiabilità" del vaccino Novavax con altri vaccini anti-Covid per il completamento del ciclo di vaccinazione primario. Chi ha ricevuto una prima dose di Nuvaxovid deve ricevere la seconda dose dello stesso per completare il ciclo di vaccinazione".

Viene poi ricordato che al momento la "durata della protezione offerta dal vaccino non è nota, in quanto ancora in via di determinazione nelle sperimentazioni cliniche in corso". Bisognerà poi capire se i cittadini potranno scegliere di vaccinarsi con questo nuovo farmaco: in Lombardia ad esempio, ciò non sarà possibile. Intanto arriva la notizia che tra meno di un mese, il centro vaccini di Solomeo chiuderà i battenti. "Il 21 marzo chiudiamo il centro vaccinale e lo trasformiamo in un campo di calcio" ha annunciato a Milano, a margine della presentazione della collezione donna per il prossimo inverno, l’ imprenditore Brunello Cucinelli. "Abbiamo condotto questa pandemia nel migliore modo al mondo - ha sottolineato l’imprenditore del cashmere - Oggi abbiamo il 90% di vaccinati. Siamo un Paese serio e non è solo merito di Mattarella e di Draghi ma di tutti noi italiani: a distanza di 2 anni se siamo qui possiamo dire grazie al creato". Cucinelli si è detto "affascinato dal momento che vive l’Italia: oggi gli investitori dicono che il nostro è un Paese credibile e questo è molto interessante. Personalmente poi ho l’impressione che l’elezione del Presidente della Repubblica sia stata molto importante".