Variante Delta e vaccino anti-Covid, cosa sappiamo sull'efficacia

Preoccupa la variante indiana, ma ci sono cinque motivi per essere ottimisti

La variante Delta è dominante nel Regno Unito (Ansa)

La variante Delta è dominante nel Regno Unito (Ansa)

Variante Delta e vaccino, cosa sappiamo? Cinque motivi per essere ottimisti. La variante indiana, la nuova mutazione del virus Sars-Cov-2 ora denominata variante Delta, riesce in certi casi ad aggirare le barriere della prima dose di vaccino (meno la seconda vaccinazione) e dilaga nel Regno Unito. Niente paura, secondo gli esperti riusciremo a cavarcela anche stavolta. Siamo appena usciti dall'emergenza pandemia, in Italia torniamo a respirare aria di libertà, eppure tanti sono spaventati all'idea che arrivi a imperversare anche da noi questo ospite indesiderato, questa variante Delta particolarmente aggressiva, una mutazione che si è dimostrata capace di provocare vittime anche tra quanti erano vaccinati con la prima dose, e che sta costringendo le autorità inglesi a considerare di prolungare la durata del lockdown (è il caso di ricordare che la Gran Bretagna ha dilatato i tempi del richiamo, cioè ha differito di molto la somministrazione della seconda dose per vaccinare più ampi strati di popolazione una prima volta). Ma perché la variante indiana non deve spaventare l'Italia? Ecco i motivi principali, che andremo a spiegare.

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Iniziamo ricordando che cos'è la variante indiana. La variante Delta del Covid è una evoluzione del virus Sars-Cov-2 di Wuhan che si è manifestata inizialmente in India, risultando più trasmissibile, tanto è anche vero che nel Regno Unito (dove la comunità indiana è particolarmente numerosa) stanno aumentando le ospedalizzazioni anche tra quanti erano vaccinati con una prima dose. La variante Delta è responsabile di 9 contagi su 10 nel Regno Unito, dove sono oltre 29 milioni le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino, ovvero il 55,4% della popolazione. L'indice di diffusione è del 60% superiore alle altre varianti e in particolare a quella cosiddetta inglese (Alpha), che si considera originariamente mutata in Kent. La variante Delta desta allarme anche nell'Europa continentale, ma fatica a farsi strada.

Contromisure efficaci

L'andamento dei contagi da Covid 19, secondo l'analisi del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, si affievolisce da noi grazie alle misure adottate. “La situazione attuale dell'Italia si caratterizza tra le più positive in Europa anche come dimensione di nuovi casi e come impegno del sistema sanitario. Questo ovviamente richiede grande attenzione perché stiamo andando verso una situazione di controllo. Attività come il tracciamento, l'identificazione precoce delle varianti e il sequenziamento sono elementi estremamente importanti”. Il fatto di avere meno casi di variante indiana non deve farci allentare l'attenzione sulle misure di contenimento raccomandate, come il distanziamento tra persone e il ricambio d'aria negli spazi confinati al chiuso.

Sorveglianza elevata

La capacità di tracciamento dei focolai in Italia fa progressi grazie alla capacità di monitorare o intercettare l'evoluzione del fenomeno. I numeri in calo consentono di poter garantire il fatto che, in caso di piccoli focolai, è possibile intervenire per contenerli. Perché è importante fare controlli epidemiologici sierologici? Perché le varianti ci sono, ma circolano in maniera contenuta, e devono continuare a volare basso. Poiché si tratta di un virus globale, tanto più ci apriamo agli ingressi da altri Paesi tanto più è importante fare controlli. La nostra apertura deve accompagnarsi al tracciamento, sequenziamento e contenimento laddove emergono casi positivi al Covid.

Carica virale affievolita

L'incidenza di Covid-19 in Italia è secondo tutte le rilevazioni, pari a 25-26 per 100mila abitanti e questo è un fatto positivo dato che tutte le regioni sono sotto i 50 casi per 100mila abitanti. E quindi la previsione che qualche giorno fa abbiamo fatto di arrivare a fine giugno con tutte le regioni in zona bianca, stante l'attuale andamento, si potrà verificare. A questo si accompagna anche a un indice di trasmissibilità Rt sotto lo 0.7. In questo momento la variante Delta di Sars-CoV-2", prima chiamata indiana, in Italia è ancora contenuta sotto l'1%.

Clima favorevole in Italia

Grazie alla collocazione nel Mediterraneo, con un favorevole irraggiamento solare, abbiamo in Italia una condizione ambientale ideale, che ostacola la diffusione dei virus respiratori come la variante Delta. Sappiamo infatti che nei mesi in cui la temperatura supera i 25 gradi, quindi grazie all'azione antisettica dei raggi ultravioletti, la circolazione dei Coronavirus tende a rallentare. L'abbiamo visto l'anno scorso quando ancora non c'erano i vaccini, le condizioni ambientali furono determinanti nell'abbassare il tasso di contagio, che riprese solo in autunno, con un clima mite.

Vaccinazioni e terapie efficaci

Giorno dopo giorno ci stiamo avvicinando alla tanto sospirata immunità di comunità, che mette i bastoni tra le ruote anche alla diffusione della variante Delta. Ora i medici hanno sviluppato un protocollo efficace per il trattamento domiciliare, tale da prevenire il ricovero in ospedale grazie a uno studio retrospettivo elaborato dall'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Nei primi 2-3 giorni - spiegano gli autori, Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri, e Fredy Suter, primario emerito dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo - il Covid-19 è in fase di incubazione, nei giorni successivi la carica virale aumenta facendo comparire i primi sintomi. Intervenire per tempo, trattando il Covid-19 a casa ancora prima di conoscere l'esito del tampone, potrebbe aiutare ad accelerare il recupero, riducendo di oltre il 90% i giorni di ricovero e relativi costi di trattamento. Recenti pubblicazioni uscite su The Lancet confermano la validità di un approccio domiciliare nelle primissime fasi del Covid. È il medico di famiglia che deve prendere le decisioni, giudicando di volta in volta quale sia la terapia più adatta. Evitare il fai-da-te.

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