Via ai vaccini over 80, oggi tocca a quattromila

Entro domenica 15mila iniezioni agli anziani in Lombardia (seimila nell’Ats Metropolitana), la prossima settimana cinquantamila

Vaccinazione contro il Covid

Vaccinazione contro il Covid

Milano, 18 febbraio 2021 - I primi undicimila sms con le coordinate della prenotazione sono partiti ieri pomeriggio, e oggi la prima dose di vaccino antiCovid sarà iniettata ai primi quattromila ultraottantenni lombardi in 74 centri vaccinali che sono quelli delle Asst, gli stessi della fase 1 e ora della 1-bis, in pieno svolgimento per circa 150mila lombardi. A Milano città sono sette: all’ospedale Sacco, al Fatebenefratelli, al Gaetano Pini, al Besta, al Trivulzio, in via Ippocrate 45 per il Niguarda e all’ospedale militare di Baggiodove l’Asst Santi Paolo e Carlo vaccinerà con l’esercito. Dato il preavviso breve, spiegano dall’Ats Metropolitana, gli sms di oggi sono stati seguiti da una telefonata per la conferma (chi non poteva andare per motivi importanti riceverà un sms con un nuovo appuntamento).

La partenza del turno senior, riclassificato come fase 1-ter, sarà festeggiata con l’accensione del trentanovesimo piano di Palazzo Lombardia e del trentunesimo del Pirellone e prevede entro la fine della settimana l’iniezione di 15mila vaccini (ieri sera sono partiti altri sms con gli appuntamenti di domenica), dei quali cinque-seimila nel territorio dell’Ats Metropolitana. Sulla base delle dosi annunciate in arrivo dal commissario Domenico Arcuri, ha spiegato il direttore generale del Welfare Marco Trivelli alla commissione Sanità del Pirellone, la prossima settimana se ne prevedono 50mila e dal primo marzo centomila a settimana. Le adesioni, alle 22 di ieri, erano arrivate a 379.417 (di cui 275.128 via portale, 94.189 via farmacista e 10.100 via medico di base) su 726mila ultraottantenni censiti in Lombardia, e già qualche ora prima a 140.315 (106.128 col portale, 28.945 in farmacia e 5.242 tramite curante) tra i circa 280mila “over” che vivono tra il Milanese e il Lodigiano.

In due giorni e mezzo si è registrata per il vaccino ben più di metà degli over 80, le code stanno a zero e anche il consigliere di +Europa Michele Usuelli in aula osserva che "si è partiti col piede giusto, non era una cosa banale". Concorda il governatore Attilio Fontana, aggiungendo che "dovremo fare un piccolo sforzo per coinvolgere chi non ha ancora aderito, anche se non c’era urgenza".

La prossima settimana, ha spiegato il dg Trivelli, partiranno le vaccinazioni a domicilio per gli ultraottantenni lombardi (tra 65 mila e 70 mila) che non possono muoversi da casa. Il loro vaccinatore "elettivo" è il medico di base: stamattina c’è un incontro coi sindacati dei mutualisti per definire i dettagli, "se il medico sarà impossibilitato o non disponibile subentreranno le Usca o l’assistenza domiciliare", ma per i curanti è caduta anche la barriera del dosaggio dato che il Moderna potrà esser fornito loro già in siringa.

Coi sindacati dei medici di base (vaccinati nella fase 1) la Lombardia il 5 gennaio ha fatto un accordo perché somministrino l’antiCovid ai propri assistiti; i dottori hanno chiesto di farlo fuori dai propri studi e "operativamente" potranno iniziare dal 1° marzo nei punti di somministrazione. Quelli attivi in Lombardia al momento sono 209 (113 in strutture pubbliche e 96 in private), e a parte la Fiera di Milano non ci sono strutture esterne, ma è in preparazione una Dgr che conterrà i criteri per le gare con le quali Aria noleggerà gli spazi destinati alle vaccinazioni massive. La ricognizione coi sindaci sinora ne ha individuati un centinaio, in vista del salto nelle consegne atteso a metà aprile: con le attuali 600 mila dosi al mese, chiarisce Trivelli, non c’è necessità di aprire hub. Al netto di eventuali acquisti da parte della Regione, per i quali "abbiamo chiesto al commissario di essere autorizzati", spiega il governatore Fontana. Intanto oggi partono anche le vaccinazioni con AstraZeneca (verso lo sdoganamento fino a 65 anni, ma solo per i sani) per le forze dell’ordine (inclusa la polizia penitenziaria), mentre del personale scolastico, spiega il dg Trivelli, "stiamo raccogliendo l’elenco e le adesioni dalle scuole pubbliche e paritarie".