Roma, 21 gennaio 2022 - Sono quattro le regioni a passare in zona arancione da lunedì 24 gennaio: Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che prevede, tra l'altro, il passaggio in zona gialla di Sardegna e Puglia.
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Nonostante il pressing delle Regioni nelle ultime settimane, il sistema dei colori e i relativi parametri non hanno ancora subito alcuna revisione. Il cambio di fascia è scattato quindi quasi automaticamente, e questo nonostante i dati emersi dalla cabina di regia sul Covid abbiano mostrato più luci che ombre: l'incidenza settimanale in Italia resta stabile. I numeri riguardano il periodo dal 14/01/2022 al 20/01/2022 e ci dicono anche che le terapie intensive sono stabili, ma aumentano i ricoveri. Non cambia fascia la Valle D'Aosta che, pur avendo il dato dei ricoveri da zona rossa (55%), ha addirittura numeri da zona gialla per quanto riguarda le rianimazioni (18%).
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Sommario
- Incidenza
- Indice Rt
- Terapie intensive
- Tracciamento
- Colori Regioni
- Sette a rischio
- Situazione Regioni
Bollettino Covid del 21 gennaio: dati su contagi, morti e ricoveri
Incidenza stabile
A livello nazionale l'incidenza è stabile: 2011 ogni 100.000 abitanti nella settimana dal 14 gennaio al 20, contro 1988 ogni 100.000 abitanti rilevata dal 7/01 al 13/01.
Indice Rt
L'indice Rt medio in Italia, sui casi sintomatici, è a 1,31 (range 1,00 - 1,83) nel periodo tra il 22 dicembre e il 4 gennaio, in calo rispetto a 1,56 della settimana precedente. Andamento simile per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero "(Rt=1,01 (0,99-1,02) all'11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022". Ma il report sottolinea anche "che diverse Regioni e Province autonome hanno segnalato problemi nell'invio dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati".
Terapie intensive
E' calato leggermente il tasso di occupazione in terapia intensiva: nella rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 20 gennaio è al 17,3% rispetto al 17,5% del 13 gennaio. sale invece il tasso di occupazione in aree mediche al 31,6% (20 gennaio) contro il 27,1% del 13 gennaio.
Tracciamento, nuovi casi
Poche variazioni anche nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 658.168 contro i 649.489 della settimana precedente. La percentuale dei casi rilevati con il tracciamento dei contatti è in leggero aumento dal 13% al 15%. Calano invece i casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi dal 48% al 41%. Su la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% contro 39%).
Colori regioni
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia vanno in zona arancione secondo le tabelle della cabina di regia sui dati relativi all'incidenza, all'occupazione in area medica e in terapia intensiva. Un passaggio determinato dal superamento in contemporanea di tre indicatori: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche e un'incidenza settimanale di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti. Quindi l'Abruzzo con 31,6% in area medica e 22,2% terapia intensiva, il Friuli Venezia Giulia con 33,6% in area medica e 22,9% intensiva, il Piemonte (30,3% ricoveri e 22,8% ti) e la Sicilia (36,6% e 20,2%) cambiano fascia.
Passano in zona gialla, invece, Puglia e Sardegna.
Regioni, 7 alto rischio
Sono 7 le Regioni/Province autonome classificate a rischio alto di progressione (3 a causa dei dati inviati incompleti), 3 sono a rischio basso, e 11 a rischio moderato (tra queste, come detto, le 4 Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia sono ad alta probabilità di progressione).
Situazione Regioni
La Valle d'Aosta registra maggiore tasso di occupazione dei posti letto nei reparti Covid: 54,5% questa settimana. Seconda la Calabria (40,1%) e la Liguria (39,7%). Riguardo alle terapie intensive le Marche svettano con 23,9%, seguite dal Friuli Venezia Giulia (22,9%) e dal Piemonte ( 22,8%).
Il primato sull'incidenza in Italia è di Bolzano con 3.468,7 (14-20 gennaio), dato in crescita rispetto a 2.538 della scorsa settimana (il valore nazionale è di 2.011). Poi Trento con 2.797,2 (la scorsa settimana a 2.715,9) e l'Emilia Romagna con 2.797,2 contro 2.783,7. La Sardegna segna il valore più basso con 594,6, ma in crescita rispetto a 553,7 di una settimana prima.