Roma, 11 gennaio 2021 - L'arrivo della "zona bianca" e parametri più stringenti per stabilire i colori da adottare per le regioni e frenare la risalita dei contagi da Coronavirus. Sono alcuni dei punti che dovrebbero entrare nel nuovo Dpcm (qui quando esce e le misure in bilico) su cui si è discusso in un incontro in videoconferenza Governo, Regioni e Comuni. Non sembra essere stata accolta la proposta avanzata del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sull'istituzione di una zona arancione nazionale, ma si tornerà ai tre colori: rosso, arancione e giallo, che scatteranno con parametri più ferrei. L'ipotesi, infatti, secondo quanto trapelato dalla riunione, sarebbe quella di un "abbassamento delle soglie". Ma tra le novità sembra prendere piede anche all'introduzione di una nuova zona bianca, per i territori con indici di contagio molto bassi (qui ultimo report settimanale dell'Iss). Vediamo, allora, quando scatterebbe le zone rosse o arancioni o quando, invece, si potrebbe cominciare a tirare un sospiro di sollievo entrando nella zona bianca.
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Zona rossa, arancione e gialla
Come ribadito sopra, sembra che la direzione del governo sia abbassare le soglie per l'ingresso in zona arancione o rossa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe confermato che si entrerebbe in zona arancione con un Rt a 1 e in zona rossa con un Rt a 1,25, "ma pensiamo di intervenire anche sugli indici di rischio anche per facilitare gli ingressi in arancione, ad esempio le Regioni a rischio alto", ha spiegato Speranza. La zona gialla, quindi, scatterebbe con un Rt inferiore a 1.
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Tasso di incidenza
Non è ancora chiaro se per stabilire i colori da adottare per le regioni influirà anche il tasso di incidenza parametrato su 7 giorni: una proposta dell'Iss, che sarebbe già approvata dal Comitato tecnico scientifico, ma che in questi giorni ha suscitato critiche da diversi governatori. In questo caso, se una Regione superasse quota 250 casi ogni 100mila abitanti scatterebbe in automatico l'ingresso in zona rossa.