Ascoli calcio, Ardemagni. "Posso farcela per l'inizio di novembre"

La fase di recupero dell'attaccante del Picchio procede bene. La prossima visita di controllo tra due settimane

L'attaccante dell'Ascoli Matteo Ardemagni subito dopo l'intervento

L'attaccante dell'Ascoli Matteo Ardemagni subito dopo l'intervento

Ascoli, 12 ottobre 2018 - Una vera sofferenza restare lontani dal campo proprio quando gli ingredienti erano tutti giusti per lanciare una nuova annata. Per Matteo Ardemagni la delusione per la mancata possibilità di scendere in campo potrebbe essere stata addirittura più grande del dolore fisico avvertito dopo il brutto infortunio al braccio sinistro. Ora però è tutto risolto e l'attaccante dell'Ascoli si prepara a tornare protagonista nel giro del più breve tempo possibile.

Di fatto quando potremo rivederla in campo? "I tempi di recupero non so dirli, ma il braccio si è sgonfiato. Tutto procede molto bene, appena l'osso si sarà calcificato potrò iniziare gli allenamenti con il tutore. Non vedo l'ora di rientrare, penso che all'inizio di novembre potrei farcela. Fra un paio di settimane farò un'altra visita di controllo".

Quanto è dura restare fuori?"Sono uno positivo, vivo sempre col sorriso perché credo che i problemi siano altri, anche se quando vedo i miei compagni giocare e io sono fuori soffro molto. La società mi è stata molto vicina, dal patron Pulcinelli al presidente Tosti fino ai direttori, allo staff e ai compagni. Tutti mi hanno rassicurato, hanno dimostrato un grande cuore. L'affetto della gente che mi ha dato forza".

Dopo lo scontro di gioco ha risentito Di Tacchio?"Lo conosco bene, ci ho giocato insieme, so che non ha fatto intenzionalmente il fallo. Mi ha chiamato anche due giorni fa per sapere come stavo, si è sempre interessato alle mie condizioni. Francesco fuori dal campo è un bravissimo ragazzo, durante le partite si trasforma, è irruento, può giocare anche contro il suo miglior amico, ma si butta sulla palla come se fosse l'ultima giocabile".

Come giudica la prestazione di Foggia? "Abbiamo creato molto, ma siamo stati sfortunati negli episodi. Abbiamo giocato con cattiveria, volevamo i tre punti, ci stiamo amalgamando e iniziano a collaudarsi i meccanismi. Possiamo fare ancora meglio perché finora credo che abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato".

Il reparto con migliori margini di miglioramento qual è?"I maggiori margini di crescita credo che si possono raggiungere con l'attacco. Il mister vuole sempre che gli attaccanti lavorino di reparto e non individualmente, bisogna essere bravi a fare tutte le fasi. Vivarini è un gran lavoratore, lui e lo staff curano tutto nei particolari. Fanno un lavoro importante che non vedevo dai tempi dell'Atalanta, sono molto professionali e dediti al lavoro".Le ha fatto piacere vedere Ganz sbloccarsi, cosa pensa di lui? "È un bravissimo ragazzo, si allena sempre con tanto impegno. Anche io ho vissuto periodi in cui non facevo gol e so come ci si sente, poi quando ti sblocchi cambia tutto. Speriamo ne faccia tanti altri. Dopo il match con la Cremonese l'ho visto giù di morale e gli ho inviato un messaggio per incoraggiarlo, la settimana scorsa è arrivato il gol e ora lo vedo più tranquillo".Dietro le punte invece quanto può fare la differenza uno come Ninkovic?"Sta facendo bene, sta crescendo di condizione, svaria su tutto il campo, ha personalità e può essere molto utile per la squadra".