Ascoli, Monachello: "Adesso non vogliamo fermarci più"

L'attaccante bianconero ha parlato del rigore vincente con la Ternana e del momento della squadra in vista della gara di La Spezia

Dal suo arrivo a gennaio Monachello ha realizzato quattro centri in bianconero

Dal suo arrivo a gennaio Monachello ha realizzato quattro centri in bianconero

Ascoli, 20 marzo 2018 - Un tiro vincente da tre punti, Gaetano Monachello non ha avuto paura di prendere in mano il pallone nelle concitate fasi finali della sfida con la Ternana. Stavolta il suo tentativo dagli undici metri è finito proprio in fondo al sacco consegnando all'Ascoli tre punti di vitale importanza per continuare a sperare, e spezzando così quella maledizione che negli ultimi tre penalty precedentemente concessi aveva visto i bianconeri fallire miseramente le ghiotte occasioni. "Il pallone era pesantissimo, mancavano pochi minuti alla fine".

Con queste parole riportate dal sito ufficiale del club l'attaccante siciliano ha commentato l'episodio che ha permesso al Picchio di tornare a vincere. "La partita era importantissima per la classifica e per i tifosi, in quel momento allo stadio c'era un silenzio quasi tombale. Ero un po' teso, ho ripensato velocemente alla settimana che avevamo vissuto e a quello che sarebbe potuto accadere se avessi segnato. Conoscevo Sala, con lui avevo condiviso le giovanili all'Inter. Ho calciato pensando che si sarebbe buttato dalla parte opposta, il tiro è stato così potente che è entrato ugualmente. Avevo tanta rabbia e nervosismo, sapevo che quel gol voleva dire 'ci siamo, siamo vivi!'.

Gli attimi che hanno preceduto il tiro dal dischetto sono stati interminabili. Varela è stato bravissimo a procurarlo, ha agito di esperienza e d'astuzia e poco prima del tiro mi ha detto all'orecchio che avrei dovuto fare gol anche per lui". La seguente esultanza non è riuscita ad evitare qualche piccola polemica. "Ho giocato con la Ternana e la mia esperienza non è andato benissimo, per questo ho esultato con rabbia, poi siamo andati tutti verso la bandierina ad abbracciare i compagni della panchina. È stata la risposta del gruppo. L'espulsione di Mignanelli ci ha dato una spinta in più, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che anche in dieci avremmo potuto vincerla, dovevamo vincerla per Mignanelli e per Carpani che era a guardarci con le stampelle". La gioia per il successo è già alle spalle per la truppa di Serse Cosmi che sabato prossimo a La Spezia dovrà cercare di strappare altri punti utili per la classifica. "La felicità per il ritorno alla vittoria è durata solo sabato, abbiamo già la testa rivolta allo Spezia. Non vogliamo fermarci più cercando di raccogliere da qui alla fine più punti possibili. Sappiamo che sarà una gara difficilissima, avremo di fronte un'ottima squadra abituata a giocare su un terreno misto sintetico. Anche lo stadio è molto raccolto, ricordo di aver giocato lì e fatto gol col Lanciano. Andremo al Picco per giocarcela, proveremo a vincere perché abbiamo il veleno addosso. E poi da quando sono arrivato non abbiamo mai vinto due gare consecutive".