Nulla di fatto per la seconda volta. Dopo il primo tentativo, anche la seconda convocazione del tribunale per vendere l’area Brancadoro ha per risultato un’asta deserta. È un copione rimasticato, quello che è andato in scena ieri pomeriggio al tribunale di Ascoli. Nessuno infatti ha presentato offerte per il lotto unico sito a nord dello stadio Riviera delle Palme, che dovrà attendere quasi tre mesi prima di essere rimesso sul piatto. La terza asta, infatti, è stata fissata per giovedì 26 maggio. In quella sede, il vasto appezzamento verrà bandito ad un prezzo ulteriormente ribassato, tra il 20 e il 25% in meno rispetto ai parametri di ieri. Fino al 3 marzo, il valore del lotto era di 4.808.000 euro e l’offerta minima era di 3.606.000 euro. Tenendo conto di ciò, a fine maggio l’area avrà un prezzo base compreso fra 3,6 e i 3,9 milioni, e lo sforzo minimo per aggiudicarsela varrà fra 2,7 e 2,9 milioni. La procedura sarà nuovamente senza incanto: questo metodo prevede che gli interessati partecipino all’asta presentando un’offerta a busta chiusa. È possibile presentare la propria offerta con un prezzo non inferiore a quello di partenza. In presenza di più offerte, si indice una nuova gara fra i partecipanti, che ha per base l’offerta più alta fra quelle presentate. Parliamo di un’area che ricopre un ruolo centrale per San Benedetto: si tratta infatti di un terreno di proprietà della Sps Costruzioni e la cui superficie si estende per 19,74 ettari. La destinazione d’uso varia a seconda delle particelle, ricadendo in zone per attrezzature sportive, per protezione civile e ordine pubblico, attrezzature tecnico-distribuite, viabilità, parcheggi di quartiere e rispetto fluviale. La prima asta si teneva il 2 dicembre e in quella sede si partiva da un prezzo base di 6 milioni e un’offerta minima di ...
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