"Basta richieste di esonero dal vaccino" Il medico: per troppi pazienti non ha senso

Paolini: "Fenomeno aumentato con l’introduzione del super Green pass. Ma ecco quali sono le controindicazioni alla dose"

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Dagli esami impropri all’esonero dalla vaccinazione contro il Covid-19, sono tante, tutti i giorni, le richieste che i medici di medicina generale del Piceno ricevono dai propri assistiti. Richieste di accertamenti che non hanno ragione di essere effettuati prima o dopo il vaccino, così come di rilascio di certificazione per non sottoporsi alla somministrazione nella convinzione di avere patologie controindicate per l’immunizzazione contro il Covid-19. Insomma, una quotidianità con la quale i medici di famiglia convivono da quando è iniziata la campagna vaccinale anti Sars-Cov-2. Da qui il loro grido d’allarme del quale ha deciso di farsi portavoce Italo Paolini.

"Le controindicazioni alla vaccinazione contro il Covid-19 secondo la circolare ministeriale e le evidenze scientifiche – dice Paolini, medico di base nei comuni di Arquata, Acquasanta e Venarotta – sono fondamentalmente due: una è l’allergia ai componenti del vaccino e l’altra è una reazione grave dopo la prima dose, ma entrambe sono molto rare. Se per reazione allergica si ha un’orticaria si valuta comunque insieme all’allergologo quando e come, in ambiente protetto, fare le ulteriori dosi. Poi ci sono tante situazioni che vengono viste dai pazienti come controindicazioni, ma che invece sono indicazioni. Faccio alcuni esempi – continua il emdico –, chi ha avuto una trombosi, o ha una malattia autoimmune, o una donna in gravidanza, o un soggetto che ha avuto un infarto, un ictus, un’embolia polmonare non sono pazienti che hanno controindicazioni, ma bensì indicazioni, soprattutto adesso che abbiamo solo i vaccini a mRna".

Paolini parla anche delle cose da non fare in caso di vaccinazione. "Ci sono pazienti – continua – che fanno una premedicazione con eparina, o con anticoagulanti, o con aspirina. Non solo non ha nessun senso, ma è anche pericoloso perché le trombosi di cui si parlò a suo tempo con l’utilizzo di AstraZeneca non vengono curate con l’eparina. Oppure, altra cosa che ci viene chiesta sono gli esami per la trombofilia. C’è un documento chiaro della società italiana per lo studio emostasi e trombosi e della società italiana di genetica umana che dice che è assolutamente inutile. Anche fare esami come ecodoppler venosi dopo il vaccino non ha nessun senso. Poi c’è la gravidanza che non solo non è una controindicazione, ma è una condizione a fare la vaccinazione, così pure l’allattamento, perché ci sono stati casi in Italia di donne in gravidanza che purtroppo hanno avuto una forma grave di Covid e hanno perso il bambino".

"Abbiamo – dice ancora Paolini – richieste improprie di questi tipi di accertamenti alle quali noi diciamo di no, ma è più facile dire di no se la popolazione è informata. E poi, soprattutto adesso che c’è il super Green pass, ogni tanto ci capita di avere richieste di esonero dalla vaccinazione perché i pazienti ritengono di avere patologie che controindicano, ma le uniche due controindicazioni sono quelle dette prima. Adesso sembrerebbe che ne abbiamo di meno di richieste, ma c’è stato un periodo davvero pesante". Infine, sulla resistenza delle persone a farsi somministrare il vaccino Moderna piuttosto che il vaccino Pfizer, il dottor Paolini dice: "Quello che io cerco di far capire ai miei pazienti è che non parliamo di due cose diverse, ma della stessa cosa. L’importante è potersi vaccinare".

Lorenza Cappelli