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Cani di Monteprandone a rischio trasferimento: appello delle associazioni animaliste

Le associazioni animaliste si oppongono al trasferimento dei cani del canile Quercia Ferrata, sottolineando i rischi per il loro benessere.

. delle operatrici del canile Quercia Ferrata di Ripratransone con in braccio uno dei cuccioli ospite della struttura

. delle operatrici del canile Quercia Ferrata di Ripratransone con in braccio uno dei cuccioli ospite della struttura

I cani del comune di Monteprandone che sono ospiti del canile Quercia Ferrata di Ripatransone rischiano di essere trasferiti in un’altra struttura, pare per una questione economica. Le Associazioni animaliste sono già in allarme poiché si tratterebbe di compromettere il benessere di animali anziani e vulnerabili, attualmente coinvolti in percorsi di riabilitazione comportamentale e accuditi con cura in una struttura di eccellenza.

Da qui l’appello alle amministrazioni e alla cittadinanza, poiché, come afferma l’associazione ’A zampe scalze’: "I cani non sono oggetti né numeri in bilancio, ma esseri viventi che necessitano di stabilità, cure e affetto. Spostarli da un ambiente familiare comporterebbe stress, disagio e rischi per la loro salute, specialmente considerando la loro età avanzata e i problemi fisici che li affliggono, oltre che la compromissione del percorso riabilitativo."

Il canile di destinazione è dell’associazione Appa, che solo nel 2022 aveva combattuto strenuamente per impedire che i propri cani subissero lo stesso destino, per cui siamo venute a conoscenza del fatto che tanto l’Appa quanto la società Energie Offida non sono d’accordo sul trasferimento, ben consapevoli dell’impatto devastante che può avere su questi animali.

Le associazioni ’A zampe scalze’, Lega nazionale per la difesa del cane di San Benedetto e Cani Liberi, firmatarie della Convenzione sul volontariato con la Multiservizi sps che gestisce il Canile di Ripatransone insieme ai volontari civici e ai professionisti collaboratori di Ripatransone come Giuseppe Fatone, fanno appello al sindaco di Monteprandone affinché ponga il benessere degli animali al centro delle sue scelte, ascoltando la voce di una cittadinanza sempre più consapevole, che considera i cani membri della famiglia e decida di non trasferire i cani.

"Noi associazioni insieme ai professionisti e cittadini non resteremo a guardare – la conclusione dei membri delle Associazioni – useremo ogni mezzo a disposizione per fermare questo scempio e garantire che i cani restino nella struttura che li ha curati e accolti con amore. Non possiamo credere che nel 2025 le amministrazioni comunali preferiscano la logica del risparmio a scapito del benessere degli animali."

Le associazioni invitano i cittadini a seguire la vicenda sulle loro pagine Facebook per eventuali ulteriori iniziative qualora non si riuscisse a bloccare il trasferimento con i mezzi che stanno mettendo in atto.