MARCELLO IEZZI
Cronaca

Crimini della Germania nazista, dopo anni di battaglie, la svolta: ecco i risarcimenti alle famiglie

Stanno arrivando in questi giorni i primi soldi dopo i vari processi che si sono susseguiti nel tempo. Tutto è partito da una sentenza del tribunale di Ascoli. Col Governo Draghi l’istituzione del fondo

Gli avvocati Lucio Olivieri e il figlio Andrea, di San Benedetto, hanno iniziato questa battaglia diversi anni fa

Gli avvocati Lucio Olivieri e il figlio Andrea, di San Benedetto, hanno iniziato questa battaglia diversi anni fa

Ascoli, 6 dicembre 2024 – Anni fa, quando gli avvocati Lucio Olivieri e il figlio Andrea, di San Benedetto, iniziarono la battaglia per ottenere i risarcimenti dei danni derivanti dai crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal Terzo Reich, sembrava cosa impossibile. Oggi, a distanza di anni (era il 2009 quando i legali iniziarono i primi processi nei tribunali di Ascoli, Fermo, Pesaro, Sulmona, Macerata, Isernia, L’Aquila e Cassino) il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha iniziato a versare le somme ai familiari delle vittime. Si tratta di circa 200 persone, per lo più figli di civili uccisi per rappresaglia e di soldati italiani deportati in Germania e sottoposti a schiavitù nelle fabbriche del Terzo Reich.

In Italia sono oltre 25.000 le vittime delle stragi naziste compiute tra l’8 settembre del 1943 e l’8 maggio del 1945, mentre i soldati deportati in Germania e schiavizzati sono circa 650.000. Grazie alle sentenze del Tribunale di Ascoli Piceno del 2016 e del 2018 (Giudice Enza Foti), del 2017 (Giudice Annalisa Giusti), del 2017 e del 2020 (Giudice Paola Mariani) e del 2024 (Giudice Francesca Sirianni) i familiari delle vittime dei crimini di guerra e contro l’umanità commessi dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale riceveranno i risarcimenti a mezzo del Fondo istituito dal Governo nel 2022. Anche il Tribunale di Fermo con le sentenze del 2017 (Giudice Sara Marzialetti), del 2018 (Giudice Elena Saviano e Chiara Pulicati), del 2024 (Giudice Francesco De Perna) si è occupato di tali crimini, condannando la Repubblica Federale Tedesca a risarcire i danni.

I territori di Ascoli e Fermo hanno patito varie rappresaglie. Tra queste vanno ricordate quelle di Montemonaco con l’uccisione di 15 persone tra i quali 10 partigiani, di San Marco di Ascoli con 7 partigiani morti, di Pozza di Acquasanta nella quale furono uccise 32 persone, di San Benedetto, dove ne morirono 4, di Castignano che vide la morte di 4 contadini e quella di Massignano nella quale perirono 9 civili e 3 militari italiani. A queste immani tragedie si è sommata quella dei soldati italiani deportati, quasi 650.000, i cosiddetti I.M.I. (internati militari italiani), ai quali, oltre a patire per quasi due anni lo sfruttamento come lavoratori coatti, non fu riconosciuta nemmeno la tutela della Croce Rossa Internazionale, proprio per la loro dequalificazione a internati voluta da Hitler per punirli, poiché da lui ritenuti traditori. I risarcimenti complessivamente ammontano a circa 25 milioni di euro per i familiari dei caduti e a 3milioni per i familiari dei soldati deportati. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha iniziato a versare ai familiari delle vittime i primi risarcimenti, dando esecuzione al decreto legge 36/2022 col quale il Governo, allora presieduto da Draghi, dispose l’istituzione del Fondo ristori crimini di guerra e contro l’umanità con un’iniziale dotazione di 60 milioni, elevata poi a circa 66 milioni con un provvedimento dell’attuale Governo all’inizio di quest’anno.