Giallo della Sentina, prima svolta

Ipotesi giovane turista sparita Non si trova neanche il fidanzato

Migration

Si apre uno spiraglio per gli investigatori che stanno cercando di dare un volto e un nome al corpo della giovane donna trovato in zona Sentina, non distante dalla foce del fiume Tronto, nella tarda mattina di domenica. Potrebbe trattarsi di una ragazza poco più che diciottenne della Repubblica Ceca in vacanza a Martinsicuro, dov’era arrivata con il fidanzato trentenne, qualche giorno fa. Davanti all’alloggio c’è ancora l’auto parcheggiata. Un caso che si complica, poiché non ci sono tracce neppure dell’uomo ed è per questo che ieri mattina il procuratore capo di Ascoli, Umberto Monti, che coordina le indagini condotte dalla squadra mobile di Ascoli in collaborazione con il commissariato di San Benedetto, ha disposto le ricerche in mare che, al momento, non hanno dato esito. Intanto i funzionari della Medicina legale di Ascoli hanno prelevato le impronte digitali sulla salma della ragazza che sono state subito trasmesse alle autorità ceche per consentire il confronto con quelle depositate in banca dati al momento di richiedere i documenti personali. Già oggi si potrebbe avere la risposta.

Gli stessi hanno anche eseguito una tac total body alla ricerca di eventuali fratture. A dare l’allarme al consolato della Repubblica Ceca sono stati i genitori di una ragazza che si trovava da alcuni giorni in un appartamento di Martinsicuro insieme al fidanzato, che non rispondeva al telefono da domenica mattina. Poiché non rispondeva neppure il compagno, lunedì mattina hanno chiamato il Consolato i cui responsabili, avendo appreso dai giornali il ritrovamento della giovane donna a San Benedetto, hanno subito contattato le autorità picene segnalando la necessità di fare approfondite verifiche. Per ora si tratta di ipotesi, ma le coincidenze sono diverse e alcuni particolari combaciano. Il corpo non presenta segni di violenza, a parte delle abrasioni sul volto e due ferite su una coscia che potrebbero essere state procurate dagli urti contro ostacoli in mare, come le barriere frangiflutto o dall’elica di un natante.

Nella notte di sabato e la mattina di domenica il mare era molto mosso e le correnti potrebbero aver trasportato il corpo della ragazza da Martinsicuro fin oltre la foce del Tronto, dov’è stato poi spinto verso terra. L’autopsia dovrà chiarire se la giovane donna è deceduta per annegamento o se è morta prima di finire in mare e se le ferite risalgono a dopo il decesso. Un giallo che s’infittisce perché c’è una persona scomparsa, il giovane fidanzato della ragazza, che potrebbe far ipotizzare una doppia tragedia. I fidanzatini potrebbero essere finiti in difficoltà insieme, mentre stavano facendo il bagno. Nell’aiutarsi a vicenda potrebbero essere stati trascinati dalle correnti a largo, fino a perdere la vita. Siamo, a ogni modo nel campo delle ipotesi fino a quando non sarà identificata la ragazza e fino a quando non saranno stabilite le cause del decesso. Per non lasciare nulla al caso, il procuratore di Ascoli, Umberto Monti, ha disposto le ricerche in mare della capitaneria di Porto e guardia di finanza di San Benedetto, dalla foce del Tronto verso nord e della direzione marittima di Pescara, dal Tronto verso sud. Impiegati mezzi aerei e mezzi navali, con equipaggi su motovedette e gommoni leggeri per avvicinarsi alle scogliere frangiflutto.

Marcello Iezzi