VALERIA EUFEMIA
Cronaca

Giovanni Palatucci, salvò centinaia di ebrei: un ulivo in città per il questore

La cerimonia questa mattina in piazza Matteotti

La cerimonia in piazza Matteotti

La cerimonia in piazza Matteotti

Ascoli Piceno, 10 febbraio 2021 - La Polizia di Stato e l'amministrazione comunale di Ascoli hanno dedicato un ulivo a Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei dal genocidio e morì a Dachau. Alla cerimonia, che si è tenuta questa mattina in piazza Matteotti, hanno preso parte il vicario del Prefetto, Gaetano Tufariello, il sindaco Marco Fioravanti e tutti i comandanti provinciali delle forze dell’ordine.

Il Questore di Ascoli, Alessio Cesareo, dopo aver rimarcato l’importanza della memoria dell’olocausto, ha proceduto insieme al sindaco allo scoprimento della targa commemorativa posta davanti all’ulivo, simbolo di pace. Al termine, la benedizione del cappellano della Polizia, Don Adam Baranski, con la recita della preghiera rivolta al ‘Servo di Dio’, Giovanni Palatucci per il quale è stato avviato il processo canonico di beatificazione.

Palatucci nacque a Montella, in provincia di Avellino, nel 1909. Divenne funzionario di pubblica sicurezza nel 1936 e nel 1937 fu trasferito a Fiume. Arrestato dalla Gestapo nel 1944 fu incarcerato a Triste con l’accusa di cospirazione.

Qui fu condannato a morte dai tedeschi per aver salvato migliaia di profughi ebrei dalle persecuzioni naziste. Nello stesso anno fu deportato nel campo di Dachau, dove morì il 10 febbraio del 1945, a poche settimane dalla Liberazione. Il suo corpo fu gettato in una fossa comune sulla collina di Leitenberg, insieme ai corpi di centinaia di ebrei e di antifascisti.