Morti a distanza di poche ore. Franco e Marcella, una vita insieme

Sposati giovanissimi, sono deceduti sabato. Il ricordo dei figli: "Erano stati bidelli alla scuola Moretti"

Morti a distanza di poche ore. Franco e Marcella, una vita insieme

Morti a distanza di poche ore. Franco e Marcella, una vita insieme

"Come nella vita così nella morte" hanno fatto scrivere i figli di Franco Mazza, 84 anni e Marcella Angellotti, 77 anni, morti l’una a poca distanza dell’altro. Un caso piuttosto insolito che il destino ha riservato alla coppia di sambenedettesi. I coniugi erano entrambi ricoverati in strutture ospedaliere per varie patologie che sono precipitate, tanto che Marcella è venuta a mancare nel pomeriggio di sabato e per lei i familiari avevano già predisposto il funerale, ma qualche ora dopo è morto anche il marito Franco, così la ditta di onoranze funebri Mattioli è stata incaricata di procedere ad un unico rito funebre che si terrà oggi pomeriggio alle 15 nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova a San Benedetto. Marcella e Franco hanno lasciato i figli Stefano e Patrizia. Profondo cordoglio per tutti i familiari, amici e parenti della coppia sempre molto unita tanto che la sorte li ha voluti insieme anche nel momento del trapasso.

Entrambi avevano fatto diversi lavori. "Erano stati entrambi bidelli nella scuola elementare Moretti, poi mio padre aveva lavorato all’asta del mercato ittico per molti ed aveva fatto anche il falegname, mentre mai made si è barcamenata tra lavori in laboratori artigianali e badante di persone anziane. Si erano sposati giovani, mia madre aveva appena 21 anni – racconta il figlio Stefano – Dopo il matrimonio erano migrati in Germania, dove sono rimasti 7 anni. Con i risparmi e un po’ di mutuo comprarono una casa a San Benedetto, che abbiamo ancora. Con l’età mia madre si è ammalata e aveva diversi problemi associati, mio padre nel periodo del Covid ha avuto un infarto e faceva frequenti ricoveri. Ultimamente lo avevamo portato in una casa di riposo. In sintesi mia madre è morta in una clinica privata e mio padre all’ospedale, dopo il ricovero eseguito sabato, proveniente dalla casa di riposo. Credo che sia lasciato morire".

Marcello Iezzi