Telefoni, truffano un giovane poi tentano di raggirare la madre

Falsa vendita per 350 euro di uno smartphon ad un ragazzo: denunciate tre persone

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L’impegno dei carabinieri della provincia di Fermo, ed in particolare di quelli della compagnia nel capoluogo, prosegue senza sosta.

In questo caso, gli osservati speciali sono le truffe on line e l’inosservanza della normativa nazionale votata al contenimento del contagio da covid-19 (per questi ultimi vedi a pagina 3).

Nel primo caso, i militari della stazione di Petritoli, coordinati dal luogotenente Quarta, hanno deferito in stato di libertà alla procura della repubblica di Fermo, tre pugliesi che con artifici e raggiri, simulando la vendita online di un cellulare sul sito dedicato “subito.it”, si erano fatti accreditare da un giovane di Monte Giberto, la somma di 350 euro su di una carta poste pay riconducibile ad uno dei tre malfattori, senza pero’ inviare la merce. Ma c’è di più.

I tre malviventi, non contenti della prima azione truffaldina, avevano tentato di vendere lo stesso cellulare anche alla madre della vittima, la quale sospettando la truffa, aveva deciso di verificare se quello specifico cellulare fosse ancora in vendita, così smascherando le loro reali intenzioni.

Per fortuna, nel secondo caso alcuna somma di denaro veniva accreditata, così come richiesto dai tre pugliesi, su di una seconda carta poste pay loro riconducibile.