“Russell Crowe mi disse: sono ascolano”

Luca Ward, doppiatore del Gladiatore, giovedì sera al Serpente Aureo di Offida

Luca Ward, attore, doppiatore e conduttore radiofonico e televisivo, 63 anni (Foto di archivio)

Luca Ward, attore, doppiatore e conduttore radiofonico e televisivo, 63 anni (Foto di archivio)

Ascoli, 3 aprile 2024 - Luca Ward arriva sul palco del Serpente Aureo di Offida, con il suo one man show interattivo, in scena domani 4 aprile alle ore 21.15.

‘Il Talento di essere tutti e nessuno’, cosa si deve aspettare il pubblico che verrà a vederla al Serpente Aureo?

"Innanzitutto: non è un monologo, ci tengo a rassicurare le persone, perché io in vita mia ne ho visto uno solo e li giudico noiosi, ma sono gusti. Si devono aspettare un racconto in cui io faccio salire a bordo della mia nave, visto che sono un appassionato di mare da sempre, in modo abbastanza inconsueto. Perché sì racconto aneddoti, storie e dietro le quinte ma soprattutto faccio conoscere chi sono io, chi è Luca, visto che il pubblico mi conosce come quello che fa i cattivi. Invece sono un ‘ex ragazzo’, diciamo così, che ha avuto tutta una serie di storie, casini, disavventure e avventure. La butto sul divertimento, sulla comicità, perché io poi nella vita non sono cattivo per niente, anzi il contrario".

Sarà uno show non convenzionale quindi?

"Sarà un viaggio attraverso, aneddoti e storie, ma la cosa bella, divertente, che poi mi sembra una cosa che il pubblico apprezza molto, è che la quarta parete non c’è. Ci siamo io e il pubblico, facciamo insieme esercizi molto divertenti sul palco, insegno ad esempio ad essere cattivo per finta, perché a volte per finta può essere utile essere cattivi. Faccio fare il doppiaggio, faccio doppiare i grandi film come Via col Vento o 007. Insomma il pubblico poi partecipa a questa serata, come se venisse a casa mia e io gli aprissi il mio mondo. Che poi il è il mondo di una persona normale, perché molti pensano che noi attori abbiamo delle vite meravigliose, ma non è molto diverso dagli altri. Come diceva Monica Vitti, a differenza di altri lavori noi facciamo un lavoro dove possiamo giocare. Giochiamo tutta la vita, perché poi alla fine non cresciamo mai rimaniamo sempre dei ragazzini.

Nella vita ha ricoperto ruoli molto diversi, qual è quello che preferisce?

"Non ne ho uno, perché ho imparato a fare tutto. Questo è il lascito che ho avuto dai grandi vecchi di allora: Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Fellini, Sergio Leone. Quello che mi sentivo dire da ragazzo era sempre la solita frase da tutti: ’Impara a fare tutto perché se sai fare tutto un piatto di minestra lo porti sempre a casa’. E quindi io poi alla fine non mi sono fermato, per questo non c’è un ruolo in particolare. Perè riconosco che il doppiaggio rimane la parte del settore spettacolo in assoluto più complessa perché ti misuri con cose di cui non sai nulla: entri in sala e non sai nulla del film, non lo hai visto, e ti chiedi ‘sarò all’altezza?".

Quando la fermano per strada qual è la battuta che più di frequente le chiedono di ripetere?

"Sicuramente ‘scatenate l’inferno’, del Gladiatore. E questa cosa mi piace molto, anche perché a Russell sono molto legato. Lo trovo uno degli attori più bravi del panorama mondiale. Ha una faccia straordinaria, che senza fare nulla ti rimane impressa. È veramente un gigante".

Crowe ascolano, qui c’è stato un gran fermento, lei che ne pensa?

"Io già lo sapevo, perché lui me l’aveva detto parlando un paio di anni fa. Quando me lo disse gli risposi ‘Russell per forza sei ascolano, sennò il gladiatore non lo potevi fare’".

Biglietti circuito Ciaotickets on line e punti vendita autorizzati oppure prenotabili al numero 392/ 4450125. Biglietteria aperta dalle ore 20 il giorno dello spettacolo.