DANIELE PERTICARI
Sport

Ascoli Parma 1-3: capolista impietosa al Del Duca

Bianconeri in partita solo nel primo tempo, l'espulsione di Viviano chiude il match.

Emiliano Viviano (Ascoli)

Emiliano Viviano (Ascoli)

Capolista di nome e di fatto. Il Parma passa al Del Duca con la classica gara da voce grossa quando, dove, come serve. All’Ascoli, che nel primo tempo ha più volte dato l’impressione di poter navigare col vento in poppa, rimane solo un grande rammarico e un tabellino che, probabilmente, la penalizza troppo per quanto visto in campo. I primi quarantacinque strizzano l’occhiolino alla capolista, anche se l’evidente gap al rialzo di caratura tecnica di alcuni dei ducali nei confronti dei piceni, viene stritolato dalla bella legge del calcio che regala ad ogni azione una pagina bianca da scrivere. Così, all’inizio, è tutto un lancio alla ricerca della seconda palla e appena la regola viene dismessa in uscita da Bellusci dopo qualche tic-toc-tac di troppo, lo spostamento delle pedine e del pallone mette Man nella più semplice delle posizioni per esultare. Zero a uno. La doccia gelata non cambia l’assetto in campo: è una specie di blocco contro blocco difesa-attacco con qualche incursore a supporto da entrambe le parti. Alla prima vera azione manovrata dei bianconeri Caligara ripaga Viali della fiducia presentandosi ad esultare sotto la tribuna centrale a braccia larghe per il pari del Picchio. Lui stesso apre, Falasco centra, Nestorovski smorza, Mendes accompagna e il dieci la butta dentro dal limite. Nell’era del gol sull’errore avversario, un gran bel assolo manovrato. Il pari cambia l’impatto psicologico del match, perché ancora Caligara, Nestorovski (clamorosa la sua occasione) e Mendes provano a ribaltarla, senza fortuna. E allora Dio Eupalla ti punisce. Man addormenta Falasco nel quartiere mancino, col 54 che preferisce concedergli il passo piuttosto che falciarlo (manca il rinforzo grosso da Falzerano). Allora Man ringrazia, trafigge Viviano e rimette un masso – e che masso - sul piatto gialloblù della bilancia. Uno a due e squadre a riposo senza nuovi sussulti. Eccetto che per il risultato, un primo tempo diverso, sportivamente ed emotivamente piacevole con l’Ascoli assolutamente in partita. Si riparte ed Adjapong chiama Chichizola allo “scattissimo” di reni sul suo palo per un cross beffardo che il guardameta di fuori devia in corner. Sulla timeline della partita c’è un frame, quello del momento in cui Bernabè tocca il pallone dalla mattonella di Diego “El Diez”. Traversa, erba, rimpalli, orologio che vibra. Quelli che si definiscono “gol d’autore” di uno dei più bei giocatori visti al Del Duca negli ultimi tempi. E la maledizione per l’entrata in ritardo di Caligara che, al dieci capolista, mette la palla a terra per il piazzato del giorno. Uno a tre. La partita si accende polemicamente quando Viviano, dopo un pallone soffiato (forse fallosamente) da Sohm a Gnahoré, finisce sotto la doccia espulso per proteste. La cacciata di Fabbri dà il là a minuti di arbitraggio al limite del teatrale. Dove c’è fallo, si gioca. Dove si sarebbero estremi per cartellini, neanche si fischia. Il sipario inizia a scendere presto, forse troppo, ed è un peccato, perché l’Ascoli del primo tempo avrebbe dovuto, potuto e meritato di più. Se solo avesse proseguito a martellare la difesa centrale degli emiliani con palle frontali verso le due punte, spesso capaci di mettere in soggezione la capolista. Peccato. E peccato anche per la prestazione di un direttore di gara che viene anche sconfessato dal Var nel finale sul rigore per i bianconeri, prima assegnato, poi tolto. Ripetiamo, peccato.

Il tabellino

ASCOLI (4-4-2): Viviano; Adjapong (60’ Bayeye), Bellusci, Quaranta, Falasco (79’ Haveri); Caligara (64’ Barosi), Gnahoré, Di Tacchio (60’ Rodriguez), Falzerano; Mendes (79’ Manzari), Nestorovski. A disp: Bolletta, Millico, Giovane, D’Uffizi, Milanese, Masini, Rossi. All. Viali. PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Del Prato, Osorio, Circati, Ansaldi (62’ Di Chiara); Estevez, Bernabè; Man (62’ Coulibaly), Sohm (79’ Camara), Benedyczak (79’ Mihaila); Bonny (69’ Colak). A disp: Turk, Corvi, Charpentier, Hainaut, Zagaritis, Amora, Cyprien. All.Pecchia ARBITRO: Fabbri di Ravenna (Liberti, Perrotti; Marotta; VAR Mariani, Di Vuolo) RETI: 8’, 34’ Man (P), 13’ Caligara (A), 54’ Bernabé (P) NOTE: recupero 1’+4’ . Espulso Viviano (A) al 73’ per doppia ammonizione nella stessa azione. Ammoniti Bellusci, Falasco, Caligara, Quaranta, Nestorovski, Manzari (A) Bonny, Camara (P) per gioco falloso. Spettatori 7249, incasso 69731 euro (compresa quota abbonati)  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su