"Che sofferenza col Benevento La prossima B sarà importante"

Parla il centrocampista Marcel Buchel che nella nuova stagione sarà una delle colonne portanti del Picchio

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La seconda vita calcistica di Marcel Buchel. Il centrocampista è stato indubbiamente uno dei trascinatori dell’Ascoli. Suo il gol salvezza nel match interno col Cittadella. Qualche mese fa sempre lui sbancò il Mazza di Ferrara con una fucilata all’ultimo minuto. Sarà ancora il 31enne una delle colonne portanti del Picchio nella prossima stagione.

Quanto dispiace aver lavorato per un obiettivo e poi non esserci?

"Mi è dispiaciuto molto. Aspettavo da tempo questa occasione e avevo lavorato un intero anno per farmi trovare preparato. Il destino non mi ha permesso di esserci. Brucia tanto".

Come ha vissuto la sfida col Benevento da fuori?

"Da fuori l’ho vissuta malissimo. Ho sofferto molto. È andata così purtroppo, ma sono fiducioso per il futuro. Potevamo battere chiunque. Eravamo indubbiamente tra le squadre più in forma del campionato. Alla fine la cosa che fa più male è arrivare lì e poi dover uscire di scena".

Secondo lei cosa ha prodotto la sconfitta?

"Nelle partite secche l’episodio fa sempre la differenza. Eravamo partiti bene e stavamo giocando una buona gara, poi è arrivato il loro gol e le cose sono diventate difficili. Questo è il punto di partenza. Si è creata una bella unità tra squadra, città e tifosi".

Di pari passo con la crescita della squadra piano piano anche il pubblico è tornato ad essere numeroso...

"È stata una crescita collettiva passo dopo passo. Le prestazioni della squadra sono andate migliorando e anche l’ambiente piano piano è tornato a riaccendersi. La cosa più bella è aver riportato la gente allo stadio".

Ad ottobre l’Ascoli ha incontrato le difficoltà maggiori. Come ne siete usciti?

"Quel momento lo abbiamo vissuto in maniera normale. Quando non si faceva risultato eravamo ugualmente tranquilli. Sapevamo di dover continuare a lavorare. Prima o poi i risultati sarebbero arrivati. Il campionato a volte ti dà e a volte ti toglie".

Si sente rinato sotto le cento torri?

"Quello che è accaduto qui è una cosa straordinaria. Non è facile da spiegare. Sono arrivato dopo essere finito quasi fuori da questo mondo e avevo mille motivazioni. L’arrivo del mister ha portato una nuova identità che ci ha portato tutti a crederci sempre".

Il club nutre fiducia nei sui confronti. Oggi cosa rappresenta Ascoli per lei?

"Qui mi sento a casa. Ascoli è la mia casa. Sono contento di essere rinato qua. Avere ancora due anni di contratto mi fa piacere perché sento la fiducia della società. Spero che non essere l’unico a restare qui nei prossimi anni. La società ha capito bene quanto sia importante dare continuità e di cosa c’è bisogno per proseguire la crescita".

La prossima B si prospetta particolarmente competitiva. Cosa ne pensa?

"Sarà una delle B più importanti degli ultimi anni con tanti club storici e forti. Dovremo cercare di partire subito bene. Le idee e le motivazioni che abbiamo sono chiare".

Massimiliano Mariotti