Uno-due del Frosinone, Ascoli al tappeto

Dopo un buon avvio di gara da parte dei bianconeri ecco le reti dei ciociari a cavallo dei due tempi e per la truppa di Breda è buio pesto

Uno-due del Frosinone, Ascoli al tappeto

Uno-due del Frosinone, Ascoli al tappeto

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ASCOLI

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ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Quaranta (dal 14’ st Bellusci), Falasco (dal 22’ st Giordano); Collocolo, Buchel (dal 14’ st Marsura), Caligara; Mendes (dal 27’ st Lungoyi); Forte, Dionisi (dal 22’ st Gondo) Panchina: Guarna, Adjapong, Falzerano, Eramo, Proia, Palazzino, Giovane All. Breda

(4-3-3): Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Oyono; Rohden (dal 41’ st Garritano), Mazzitelli (dal 27’ st Kone), Boloca; Insigne (dal 26’ st Baez), Mulattieri (dall’11’ st Moro), Bidaoui (dal 26’ st Caso) Panchina: Loria, Kujabi, Gelli, Kalaj, Cotali, Monterisi, Borrelli All. Grosso

Arbitro: Santoro di Messina

Marcatori: 41’ pt Lucioni, 5’ st Mulattieri

Note: 11.476 spettatori (8.429 biglietti, 3.047 abbonati), per un incasso complessivo di 87.575 euro; Caligara per l’Ascoli; tiri in porta 4-3; tiri fuori 8-6, fuorigioco 1-1, corner 7-2; recupero 2’ pt, 5’ st.

Niente da fare, l’Ascoli esce dallo Stirpe ancora una volta a mani vuote. I bianconeri finiscono ko per l’ennesima volta. Stavolta la formazione di Breda è sembrata autosgretolarsi fino al definitivo 2-0 dopo quello che era parso essere un buon avvio. I gol ciociari arrivano su due regali serviti su un vassoio d’argento poi scende il buio. Nessuna reazione e sconfitta diventata scritta col passare inesorabile dei minuti. Il vero spettacolo va in scena sugli spalti. Sono più di mille i tifosi del Picchio giunti dalle cento torri nel giorno di Pasquetta per spingere i propri beniamini nell’impresa impossibile. Strappare un punto prezioso sarebbe potuto diventare importantissimo per alimentare la marcia verso la salvezza. Nulla ci ciò però è accaduto. Niente sorprese nelle scelte iniziali. Breda risolve i problemi in difesa con l’impiego di Quaranta al fianco di Botteghin. Adjapong e Bellusci tornano in panchina dopo i rispettivi infortuni.

I padroni di casa vogliono tornare a vincere dopo tre turni di digiuno. Grosso rivede qualcosa in ogni reparto. In attacco l’ex Bidaoui va a completare il tridente formato da Mulattieri e Insigne. In casacca bianconera invece ad aver vissuto momenti gialloazzurri felici sono il portiere Leali e il capitano Dionisi. L’Ascoli parte un po’ contratto, ma sembra interpretare bene il tipo di gara. Il peso di un confronto del genere, nelle battute iniziali, si fa sentire più nella testa che nelle gambe. Solite schermaglie prima di entrare nel vivo della sfida. Bidaoui e Insigne da un parte, Forte e Caligara dall’altra. I ciociari macinano gioco con meccanismi ben chiari, seppur non si tratta di un calcio champagne. I ciociari si riversano costantemente in area con almeno 4-5 interpreti. L’episodio che sblocca l’incontro arriva in chiusura di primo tempo. Leali esce a vuoto, Lucioni sovrasta Quaranta di testa e porta avanti il Frosinone. Il difensore bianconero resta a terra dolorante ma non c’è alcun fallo. L’avvio di ripresa è ancora drammatico per il portiere dell’Ascoli. Stavolta neanche prova ad intervenire sul quella palla lunga sulla quale Falasco non riesce a frenare l’inzuccata di Mulattieri. Il centravanti infila ancora a porta sguarnita. Partita in ghiacciaia. Breda si accorge che non funziona più nulla. La serie di cambi stravolge l’undici, ma non la musica. I ciociari sfiorano il tris. La zona rossa per l’Ascoli resta a distanza.

Massimiliano Mariotti