{{IMG_SX}}Bologna, 18 febbraio 2008 - L'impennata della spesa pubblica e l'aumento previsto delle multe fa gridare alla "follia" Alleanza nazionale. I finiani oggi, anticipando di qualche ora la discussione in Consiglio del bilancio 2008 del Comune di Bologna, hanno presentato i 13 emendamenti alla manovra di Palazzo D'Accursio.

 

 "Non ordini del giorno per stravolgere il bilancio- spiega Galeazzo Bignami, consigliere di An e presidente della commissione Bilancio- ma proposte concrete per ridurre l'impatto della manovra sulle tasche dei cittadini". Gli affondi piu' pesanti riguardano le multe. "Tra il bilancio di previsione 2007 e quello di quest'anno- rileva Bignami- c'e' un aumento delle entrate extratributarie di oltre nove milioni di euro, di cui sette solo dalle multe".
In sostanza, le contravvenzioni sono ormai "una voce strutturale di bilancio" anche grazie al potenziamento dei sistemi di controllo. "Impostare un bilancio sulle entrate extra e' una follia- attacca il consigliere di An Felice Caracciolo, di professione commercialista- in piu', qui si incita a commettere sanzioni". Per questo An chiede che queste risorse vengano destinate ad attivita' di educazione stradale.

 

Altra nota dolente, la spesa pubblica, cresciuta rispetto al 2007 di 18 milioni di euro. I Revisori dei conti, nel loro parere al bilancio 2008, hanno registrato "l'assenza di previsioni che comportano una sostanziale riduzione delle spese". Dunque, rileva Bignami, "siamo in controtendenza con la politica nazionale.
Inoltre, essendo calati i trasferimenti dallo Stato, questi soldi arrivano dalle tasche dei bolognesi". Sulle tasse, dunque, "il Pd predica bene, ma razzola male- attacca Enzo Raisi, deputato e capogruppo di An- Veltroni promette di abbassarle, ma a livello locale non fa altro che alzarle". An chiede poi di eliminare la tassa sui passi carrai. O, almeno, uno "sgravio completo per i passi carrabili a raso".

 

L'unico settore, critica Bignami, in cui e' stato deciso un taglio delle spese "e' quello della Polizia municipale, che avra' 1,3 milioni di euro in meno, a cui si aggiungono i 500.000 euro, piu' che altro simbolici, tolti dal settore Sicurezza che fa capo al Gabinetto del sindaco". E a proposito di sicurezza, An porta in aula, attraverso i suoi emendamenti, gli strumenti di autodifesa per i vigili urbani, come lo spray urticante, oggetto della famosa trattativa con il sindaco Sergio Cofferati.

Altri due Odg riguardano poi la lotta al degrado: i finiani chiedono piu' risorse per la pulizia della citta', tramite "l'ottimizzazione del contratto di servizio con Hera", e il potenziamento dell'illuminazione pubblica, sfruttando i finanziamenti europei. C'e' poi la questione dell'assegnazione degli spazi pubblici alle associazioni. Bignami attacca soprattutto il Quartiere S.Stefano, per aver dato in convenzione il cassero di porta S.Stefano ad Atlantide, "dopo almeno 10 anni di occupazione abusiva- sottolinea il numero due di An- piu' volte e' stato chiesto lo sgombero dall'ex presidente del Quartiere, Sergio Guidotti (anche lui finiano, ndr), ma non e' mai stato fatto niente. E dispiace rilevare che anche Giorgio Guazzaloca fece orecchie da mercante". 

 

An chiede dunque "vere gare per l'affidamento degli spazi, al contrario di quanto fatto per porta S.Stefano", dove "e' stata premiata un'associazione che ha occupato per anni- attacca Raisi- e che poi si e' vista fare un bando su misura, come un vestito. Vorrei sapere cosa ne pensa il sindaco- stuzzica il deputato- e dove e' finito il suo famoso documento sulla legalita'". Visto poi l'allarme lanciato la settimana scorsa dalla Corte dei Conti, i finiani chiedono un maggior controllo sulle societa' partecipate, a partire da Atc dove "non c'e' chiarezza su tutte le voci di bilancio". Fra gli emendamenti spunta anche la richiesta di reperire i fondi per la manutenzione degli immobili Acer e il problema della qualita' dell'aria, a proposito del quale An chiede un censimento delle caldaie per il riscaldamento dei palazzi e delle loro emissioni.
"C'e' una continua campagna contro l'auto privata- critica Raisi- ma l'80% dell'inquinamento deriva dalle caldaie, dal trasporto delle merci e dal trasporto pubblico privato che utilizza ancora vecchi mezzi".