G Data, "I rischi della rete sono tantissimi. Noi siamo qui per prevenirli"

Giulio Vada spiega le soluzioni di sicurezza offerte dalla sua azienda

Giulio Vada, Contry manager di G DATA Software

Giulio Vada, Contry manager di G DATA Software

IL NUOVO regolamento europeo sulla gestione dei dati e l’impresa 4.0 sono temi più caldi che mai. «Si tratta degli interventi politici più importanti degli ultimi anni, non possiamo permetterci di perdere questo treno»: ha le idee chiare Giulio Vada, Country Manager di G DATA, azienda che si occupa di soluzioni per la sicurezza digitale. Ma sappiamo veramente cosa implica questa rivoluzione digitale? «Oggi l’investimento nel 4.0 è limitato allo svecchiamento di macchinari, mentre giusto pochi illuminati puntano sulla robotica – riflette Vada –. Servono maggiori iniziative da parte del governo, come Competence centers, o punti d’informazione digitale...». Il vero focus dunque non è soltanto ammodernare le infrastrutture, ma anche quello di rivedere il modo di fare impresa nel suo complesso in ottica digitale, che comprenda anche la conformità alle più recenti normative. «Serve una vera rivoluzione culturale – spiega Vada – e per farla bisogna investire nella sicurezza e ripensare i processi della catena che parte dal fornitore per arrivare al cliente». E bisogna anche affrontare, prosegue Vada, «il senso di insicurezza legato alla digitalizzazione». L’apertura a un mondo ‘in rete’, infatti, apre a rischi sempre nuovi; la vita non più separata di macchine e digitale rende i dati più esposti a eventuali furti.

«NOI INVECE puntiamo sulla sicurezza – spiega Vada –: è questo l’unico humus fertile su cui l’impresa può basarsi, l’innovazione tecnologica è in grado di garantire una sicurezza digitale sufficiente a prezzi accessibili. La nostra è una filiale italiana di un gruppo tedesco, europeo: il processo di digitalizzazione è il meccanismo di sviluppo delle imprese, che in un contesto di normale ‘insicurezza’ deve necessariamente diventare sempre più sicuro. Dove la continuità operativa è sempre più importante e non ci si può più permettere di correre cyber-rischi, un eventuale attacco hacker è un danno inestimabile sia per il possibile furto di know how, sia per la perdita in termini di fiducia nei confronti del brand colpito. Un danno economico e di immagine».

G DATA OFFRE quindi soluzioni software di sicurezza, con un’ampia gamma dedicata soprattutto alle piccole e medie imprese, garantendo un’operatività sicura e adeguata al contesto delle nuove minacce. «È un po’ come se questo fosse un nuovo Rinascimento – commenta il manager –, un’opportunità enorme per le imprese per fare qualcosa di più, scegliendo oculatamente le tecnologie, ripensando ai processi produttivi e investendo, ebbene sì, nel capitale umano». Perché la macchina è ben poco senza l’uomo: «Bisogna investire in formazione tecnica e anche dedicata ai consumatori finali, va sempre ricordato loro che l’azione digitale ha onori, ma anche oneri e conseguenze». E se le grandi imprese sono ormai organizzate da tempo, le pmi restano invece un ‘Far West’: «Spesso l’investimento in sicurezza è visto come un mero costo, senza reali profitti – ammonisce Vada – e c’è poca consapevolezza dei pericoli della rete. Qui cerchiamo di intervenire noi, per aiutare le aziende nel percorso, con soluzioni di protezione dei dispositivi aziendali, mobile security, eccetera. Infine, alcuni partners abbiamo portato per primi sul mercato una soluzione integrata, che unisca software di sicurezza e cyber-assicurazione, per venire incontro alle esigenze delle pmi»