Toyota, "Magazzini sicuri e carrelli intelligenti"

Davide Santi spiega le novità tech tra soluzioni logistiche e non solo

Toyota, i magazzini

Toyota, i magazzini

«BEN VENGA l’attenzione per l’industria 4.0, perché l’integrazione delle varie tecnologie incrementi l’efficacia e l’innovazione dei nostri settori, dai Big data all’automazione alla robotica»: è questa la prima battuta sulla digitalizzazione delle imprese di Davide Santi, After Sales Director di Toyota Material Handling Italia, azienda leader nel campo di carrelli elevatori, logistica, magazzinaggio e servizi correlati.

Santi, ma le macchine finiranno per sostituire gli uomini? «Macché. Le macchine potranno sempre più assistere l’attività degli uomini, certo, ma saranno sempre solo ausiliari all’operatore, mai sostitutive».

L’attenzione al 4.0 nasce soprattutto, ora, per via dell’iperammortamento. Qual è il vostro approccio a riguardo? «Innanzitutto facciamo molta attenzione ai famosi 5+2 vincoli previsti dal piano. In particolare, la riduzione degli sprechi è per noi fondamentale: i nostri processi devono sempre essere ‘depurati’ dalle inefficienze e soltanto in seguito si può pensare di investire in tecnologia puntando all’Industria 4.0. Altrimenti non producono valore. In ottica iperammortamento offriamo tecnologie e consulenze sui processi, ma sta poi al cliente inserirle in un ciclo produttivo che soddisfi i 5+2 pilastri previsti».

A proposito di servizi ai clienti, parliamo delle vostre proposte ‘digitali’ dedicate a loro. «Rientrano in due macroaree: le logistic solutions e i servizi di sicurezza. Per quanto riguarda i sistemi logistici – dal magazzino automatico, alle navette, ai servizi di stoccaggio, prelievo, deposito... – abbiamo introdotto il software I-Log. È una tecnologia che unisce la parte informatica di gestione del magazzino a quella che dialoga con i carrelli elevatori per impulso legato a una missione, per esempio di prelievo di un prodotto. Con I-Log è possibile automatizzare o semi-automatizzare la gestione dei carrelli, che prelevano o depositano prodotti e si spostano per il magazzino con efficienza estrema, riducendo al massimo errori e sprechi. Non solo».

Continui... «I-Log integra i dati sulla filiera del processo, dal gestionale all’operatore della macchina, su un’unica stringa di comandi. Ancora una volta, riduzione degli sprechi. Inoltre, offriamo anche progetti speciali in caso di esigenze specifiche del cliente».

Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza, invece? «È un tipo di tecnologia di cui ci occupavamo già prima della normativa legata all’industria 4.0. La sicurezza ha anche un aspetto culturale, legato a formazione, comunicazione e informazione degli operatori, oltre che un’opportunità tecnologica. Noi abbiamo optato per una strategia che mirasse a ridurre gli incidenti e gli infortuni nei magazzini, purtroppo tutt’altro che rari. E siccome delimitare il passaggio dei carrelli e quello dei pedoni è impossibile, ci siamo inventati – come Toyota e con il supporto anche di imprese locali – un sistema ‘intelligente’ che permette di controllare gli accessi dei carrelli, analizzarne (e prevenire) le collisioni, inviare all’operatore informazioni via display in tempo reale su eventuali ostacoli o intervenire da remoto sul carrello. E permette anche di organizzare i flussi di carrelli in una determinata zona o in un determinato orario, per evitare sovraffollamenti. Una sorta di geolocalizzazione, che presto farà un passo in più».

Quale? «È ancora in fase di test il nostro sistema di ‘Geofencing’, che permette di gestire il carrello da remoto in tempo reale, seguendolo su una‘mappa’ del magazzino: se ne potrà cambiare il percorso, regolare la velocità... una configurazione mirata e personalizzata a seconda delle occorrenze».

E internamente, qual è il rapporto con la tecnologia della vostra azienda? «Noi abbiamo attualmente sotto contratto migliaia di carrelli elevatori sparsi per l’Italia e non solo. Prodotti che necessitano di assistenza: abbiamo 1.100 tecnici addetti in Italia e oltre 5mila in Europa. Da qualche tempo li abbiamo dotati di tablet: prodotti integrati con la fabbrica, collegati ai loro furgoni per ottimizzare i percorsi quando si recano dai clienti. Grazie a una partnership con Microsoft, nel giro di qualche tempo speriamo di raggiungere anche un sistema di diagnostica più evoluto, con dati direttamente forniti dal carrello che consentano una manutenzione predittiva anziché preventiva o correttiva. E potremo offrire ai tecnici grazie alla realtà virtuale manuali, collegamenti diretti con la sede o specialisti e tanto altro. Il nostro obiettivo è raggiungere il 95% di risoluzione dei problemi dei clienti già alla prima visita».