Migranti, serve un piano per l’Africa

La lettera Risponde il condirettore del resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 12 aprile 2019 - Quale deve essere il vero significato dell’ accoglienza’ da destinare a quanti scelgono l’Italia per una vita più serena?Ritengo inadeguata l’attuale soluzione anche per via delle precarie condizioni che noi già dobbiamo subire. Come si fa a non capire che il disordinato afflusso di migranti crea disagi ai vari servizi (Asl, ospedali, scuole)? Unn vecchio detto: non bisognerebbe mai correre quando non si è capaci di camminare.

Enzo Camera, Forlì

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

La soluzione del nodo accoglienza non ha ancora trovato in Europa una formula codificata. L’Italia ha frenato l’emergenza sbarchi chiudendo i porti col risultato che gli arrivi sono calati del 90%. La dottrina Salvini ha inasprito le scelte del precedente ministro degli interni, Minniti (Pd) che già aveva imposto un giro di vite. Ora è più facile gestire la situazione perchè i flussi migratori sono diminuiti. Ma se dovessero ripartire riesploderebbe l’emergenza. Ora, fra l’altro, il nodo dipende anche dalla guerra civile in atto in Libia fra il generale Haftar, governo di Tobruk, e il presidente Serraj, governo riconosciuto di Tripoli. L’Europa ha il dovere di assistere i profughi in arrivano dalle zone di conflitto, ma è necessario arginare, come sta avvenendo, gli arrivi dei migranti economici. Non c’è altra via. Solo in presenza di numeri controllabili è possibile un accordo a livello europeo. Nello stesso tempo serve un Piano di aiuti per l’Africa, onde consentire ai Paesi da cui partono i migranti di dare una speranza ai propri cittadini.

beppe.boni@ilcarlino.net

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