Museo Medievale Bologna, Malandrino & Veronica ‘rianimano’ la storia

Lo spettacolo 'Insolita visita' da domenica fino al 26 maggio

Due immagini del Museo Medievale di via Manzoni.  In alto, il trio dell’«Insolita visita»

Due immagini del Museo Medievale di via Manzoni. In alto, il trio dell’«Insolita visita»

Bologna, 6 marzo 2019 - Lo sapevate? Bonifacio VIII beveva molta acqua perché soffriva di reni, Luigi Marsili era convinto che la mafia fosse nata in città e il Giambologna aveva perso un sacco di tempo a giocare con le ombre per realizzare la fontana del Nettuno. Vero o falso? Malandrino e Veronica, da domenica surreali ciceroni insieme con Eugenio Maria Bortolini del Museo Medievale di via Manzoni, assicurano che il gioco è sempre quello sperimentato in precedenti animazioni cittadine. Ovvero di partire da dati storici certi per scherzarci sopra, per avvicinarsi con il sorriso ad una materia ostica, per coinvolgere nuovo pubblico. E non a caso il responsabile dei musei civici di arte antica Massimo Medica ricorda come proprio grazie alle strampalate lezioni del duo comico sono aumentati ad esempio in passato i visitatori del teatro anatomico dell’Archiginnasio.

Due immagini del Museo Medievale di via Manzoni.  In alto, il trio dell’«Insolita visita»
Due immagini del Museo Medievale di via Manzoni. In alto, il trio dell’«Insolita visita»

«Il Medievale, con la sua enorme quantità di oggetti esposti, è un luogo da riscoprire», ha detto ieri alla presentazione dell’iniziativa l’assessore alla cultura Matteo Lepore. E i tre attori lo faranno a modo loro attraversando come su una macchina del tempo le 22 sale di Palazzo Ghisilardi. Frati, glossatori, alunni universitari, cavalieri racconteranno fra alte statue e bronzee riproduzioni quindi quel tempo lontano fatto di dissidi fra grandi famiglie e mirabili utopie, coinvolgendo il pubblico.

«In una sala sotterranea dove sono conservati antichi spartiti musicali – anticipa Veronica – un frate cantore farà intonare alla gente una nenia medioevale che inizia con Fin che la barca va’». Non solo. Per poter uscire dal museo e ricevere quindi il diploma di ‘bravo visitatore’ ogni ospite dovrà sottoporsi a un piccolo esame sui temi cari proprio a quella scuola dei glossatori che a Bologna prosperò fra l’undicesimo e il dodicesimo secolo. Non prima di aver assistito nella Sala delle Armi ad un vero e proprio duello fra pupi. Il Medioevo resta anche un terreno delle meraviglie da investigare, come dimostrano le numerose testimonianze cittadine ospitate nel museo. La ricetta di Medica è dichiarata: «Vogliamo accostare agli eventi seri momenti divertenti».

Info: tutte le domeniche e festivi (escluso 17 marzo, 21 e 22 aprile) fino al 26 maggio. Consigliata la prenotazione 051-2193916 o 051-2193930 o museiarteantica@comune.bologna.it.

 

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