ALICE PAVAROTTI
Cosa Fare

Festival della Cultura Tecnica: l’omaggio a Flavia Franzoni

Dal 16 ottobre al 14 dicembre, 260 appuntamenti nel Bolognese e oltre 400 in Emilia-Romagna. E il ciclo di nove incontri dedicati alla memoria della professoressa

Il decimo festival della cultura tecnica (foto Schicchi)

Il decimo festival della cultura tecnica (foto Schicchi)

Bologna,12 ottobre 2023 – Si concentrerà sull'obiettivo 10 dell'Agenda Onu 2030, ossia "Ridurre le disuguaglianze”, il Festival della Cultura tecnica 2023, alla sua decima edizione nella Città metropolitana di Bologna, sesta invece a livello regionale.

La manifestazione si sviluppa lungo due mesi, dal 16 ottobre al 14 dicembre, con 260 appuntamenti solo nel Bolognese e oltre 400 complessivi in Emilia-Romagna, tra convegni, seminari, laboratori, fiere, concorsi, mostre e proiezioni di film che hanno l'intento di valorizzare il contributo della formazione tecnica, scientifica, professionale per favorire la crescita dei territori, ampliare gli orizzonti di equità e inclusione.

La rassegna è promossa dalla Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con il Comune, la Regione e altri 180 partner pubblici e privati. Tra i principali eventi in calendario, la Fiera delle Idee che si svolgerà il 16 ottobre a Palazzo Re Enzo: centinaia di studenti e studentesse degli istituti professionali e tecnici, degli enti di formazione, delle Fondazioni del territorio coinvolgeranno altri ragazzi più giovani in diverse attività per mostrare le applicazioni e le ricadute concrete della scienza e della tecnica, attraverso la presentazione di prototipi ed esperimenti.

Il ciclo dedicato a Flavia Franzoni

Torna anche il ciclo tematico promosso nell'ambito del Festival per approfondire il focus dell'edizione 2023: il titolo scelto infatti è "Disuguaglianze: We Have a Dream...” e vuole stimolare la riflessione e il confronto sul ruolo della scienza e della tecnica per realizzare il sogno di una società più equa.

Il ciclo comprende nove appuntamenti distribuiti nei sette distretti del territorio metropolitano bolognese ed è dedicato alla memoria di Flavia Franzoni, per tanti anni in prima linea nell'elaborazione di un pensiero orientato al contrasto alle disuguaglianze. “Una donna che ha dedicato tutta la sua vita al tema del welfare e ha dato contributi importantissimi, sarebbe stata l’invitata di eccellenza della prima giornata, ci sembra giusto dedicarla a lei”, dice Bruna Zani, presidente dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi.

"Proseguiamo un percorso di valorizzazione degli Obiettivi dell’agenda Onu 2030, quest’anno ci concentriamo sul decimo punto: ‘Ridurre le Disuguaglianze’. Per questo abbiamo deciso di intitolare il programma ‘Disuguaglianze: We have a dream’", spiega Daniele Ruscigno, consigliere della Città Metropolitana delegato a Scuola e Istruzione.

Si tratteranno diversi aspetti, dai gap formativi ed economici, a quelli digitali, al welfare, alla cultura e all’istruzione. “Ognuno dei sette distretti ha scelto di lavorare per ridurre la disparità in uno specifico ambito, quello considerato come priorità del territorio locale”, dichiara Bruna Zani. Il distretto pianura-ovest ha scelto di impegnarsi sulla disparità educativa, il 30 novembre verrà svolto a San Giovanni in Persiceto un incontro di riflessione sul tema della scuola. Sull’argomento l’assessore del Comune di Bologna Daniele Ara commenta: “Occorre continuare a lavorare in maniera sinergica per mettere l’educazione al centro delle politiche”. Altri appuntamenti saranno dedicati al gender gap, come quello del 5 dicembre alla Mediateca di San Lazzaro, mentre il distretto appenninico si focalizzerà sulle opportunità di lavoro del territorio, tra tradizione e innovazione, con un incontro all’ex cartiera Lama di Reno il 28 novembre. Tutti gli eventi sono a libero accesso con iscrizione.

Ad aprire e chiudere questi appuntamenti distrettuali vi sono due incontri in città, il primo a Palazzo re Enzo e l’ultimo a Palazzo Malvezzi: lunedì 16 si inizierà con l’incontro “Le Radici delle disuguaglianze: intersezioni”, in cui si approfondirà il tema principale del festival e si presenteranno i singoli progetti dei distretti. Il 14 dicembre si chiuderà con una discussione sulle considerazioni emerse nel corso dei mesi precedenti, cercando di creare un quadro unitario d’azione.