Festival Francescano di Bologna, anteprima con Gino Cecchettin e il cardinale Zuppi

Un dialogo tra il padre della 22enne massacrata dall’ex fidanzato e il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna sulle ‘ferite che (si) aprono’. Sarà trasmesso online il 6 maggio alle 20.30

Festival Francescano di Bologna, anteprima con Gino Cecchettin, il cardinale Zuppi e suor Cavazza

Festival Francescano di Bologna, anteprima con Gino Cecchettin, il cardinale Zuppi e suor Cavazza

Bologna, 5 maggio 2024 - Da una parte Gino Cecchettin, il papà della ventiduenne Giulia che l’11 novembre scorso è stata massacrata dall’ex fidanzato, dall’altra il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna che, all’indomani del femminicidio, fece da ponte tra il padre della ragazza di Vigonovo e papa Francesco che poi gli telefonò. Un incontro importante, quello che vede protagonisti Cecchettin e il cardinale Zuppi oltre a suor Chiara Cavazza, fortemente voluto dal Festival Francescano in collaborazione con Antoniano Opere Francescane come anteprima della manifestazione, e che sarà trasmesso online domani, lunedì 6 maggio, alle 20.30. L’incontro può essere seguito iscrivendosi sul sito www.festivalfrancescano.it.

Nell’anno in cui Festival Francescano, in piazza Maggiore a Bologna dal 26 al 29 settembre, rifletterà sul tema delle ferite che (si) aprono, “la testimonianza di Gino Cecchettin”, come spiegano gli organizzatori, “aiuta a capire come si possa attraversare un dolore così grande, ingiusto e inatteso. Come nel libro scritto insieme a Marco Franzoso per Rizzoli dal titolo ‘Cara Giulia’, Cecchettin riflette sul senso di questa immane tragedia, personale e collettiva, trovando la forza di raccontare quello che ha imparato da sua figlia. Tra l’attenzione a tratti morbosa di certa stampa, i giudizi a volte efferati per lui e la figlia maggiore Elena sui social e l’affetto di tantissime persone, l’esperienza di Gino Cecchettin diventa un appello potente alle famiglie, alle scuole, alle istituzioni”.

Afferma Gino Cecchettin: “Quando leggevo storie di femminicidi ne rimanevo colpito, scosso, ma poi egoisticamente giravo pagina. […] Io ero normale, e nel mondo normale certe cose non accadono. Non è così. Nessuno di noi è immune, perché l’idea della prevaricazione riguarda tutti indistintamente, riguarda il mondo nel quale viviamo”. Tra le tematiche che saranno affrontate, cosa fa e può fare la Chiesa per contrastare la cultura dilagante del sopruso, come ricostruire una cultura della riconciliazione, la necessità di stare più vicini ai giovani.

L’iniziativa è sostenuta da BPER Banca.

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